08-10-2013
IN SCHERBEN
"Das Neue Land"
(SkullLine)
Time: (48:11)
Rating : 7
I tedeschi In Scherben giungono al loro quarto album, uscito a breve a distanza dal riassuntivo "Dagaz", che raccoglieva il meglio dei primi due dischi. Lo stile è sempre lo stesso, un neofolk che nasce direttamente dai grandi nomi germanici: Forseti, Orplid, Sonne Hagal e Dies Natalis, giusto per citare i più celebri. L'album, ad eccezione dell'intro strutturata su un tema marzial-orchestrale che ricorda i connazionali Leger Des Heils, trae linfa vitale da ballate acustiche incentrate su giri di chitarra malinconici, la voce mesta e possente di Lars (a volte doppiata dal controcanto femminile di Maren) e arrangiamenti sinfonici basati sia su temi di archi (violini in particolare) che su motivi di tastiera atti a mimare orchestrazioni pregne di pathos. Una formula semplice e secca, usata da tanti nomi da trent'anni a questa parte, ed interpretata dal duo teutonico con grande convizione tanto da regalarci un'opera emozionante, sentita e visionaria. Il piatto forte del disco rimangono le melodie, strutturate sempre in maniera eccellente, capaci di spalancare panorami sognanti, distese verdi di un'epoca persa in un passato puro, specchio di una terra che aveva ancora valori e prospettive morali. A fine CD campeggia l'ormai onnipresente cover dei Death In June "The Grass Is Always Browner", ironicamente rivolta allo scrittore Günther Grass e rivista da In Scherben con il medesimo stile da crooner di Douglas Pearce. La rievocazione di un passato grandioso, decorato da luoghi sterminati e da un soffio di vita che forse manca alla società attuale, è il messaggio intrinseco di un album sincero, fatto di sonorità nitide e di sentimenti diretti. "Das Neue Land" non rappresenta una novità a livello compositivo, ma mostra più personalità rispetto agli albori della band presentadosi come un autentico inno alle proprie radici, in grado di toccare il cuore sia di chi ama la soavità del neofolk, sia di chi abbia voglia di chiudere gli occhi e immaginare una realtà diversa. Solo 300 le copie prodotte.
Michele Viali
https://myspace.com/in-scherben