07-09-2013
IN GOWAN RING
"The Glinting Spade"
(Merlins Nose Records)
Time: (56:36)
Rating : 8.5
"The Glinting Spade" è stato forse il capitolo più suggestivo della breve parabola artistica di In Gowan Ring, il progetto di folk trasversale ideato e incarnato dall'americano Bobin Eirth (in arte B'Eirth) intorno alla metà degli anni '90 ed attualmente in sonno, con sporadiche ed estemporanee uscite private. L'album, terzo di quattro, usciva nel 1999 per la Bluesanct e viene ora ristampato per la prima volta dalla giovane label tedesca Merlins Nose Records, dedita al folk sperimentale. La nuova edizione, proposta sia in CD che in LP, mantiene intatta la tracklist e viene dotata di un nuovo e più accattivante artwork. Il dischetto raccoglie tutte le peculiarità del progetto statunitense che ne fecero a suo tempo un unicum da inserire tra la corrente neofolk inglese, gli echi tradizionali e una sperimentazione più in linea con i classici degli anni '60 e '70 che con le nuove leve attive sul finire del ventesimo secolo. Gl intrecci acustici rimandano a grandi nomi del passato come Simon And Garfunkel o Nick Drake, ma anche a realtà più ricercate che facevano capo allo psych-folk, tipo l'Incredible Strings Band. L'aspetto folk non lesina puntate in sonorità tradizionali, anticipando la creazione dell'estemporanea band Witch-Hunt, messa insieme proprio nel 1999 da B'eirth insieme a Michael Moynihan e Annabel Lee dei Blood Axis, con cui il Nostro condivideva la vena magico-ancestrale. Il ritualismo folklorico diventa in molti frangenti sperimentazione, ispirata dalle realtà locali del passato e dalla psichedelia; tutto ciò vede il culmine in alcune ballate tradizionali e, ancor più, in inaspettate partiture droniche (esempio ne sono le magnetiche "Bow Star" e "Milk Star") che portano i lati spirituali del progetto a vette sorprendenti, in linea con quanto facevano nello stesso anno i Current 93 con il commemorativo album "Sleep Has His House". "The Glinting Spade" rimane ad oggi un disco ancora sottovalutato per quelle che sono le sue reali potenzialità. Opera forse troppo complessa e ardita per gli standard di fine millennio, finì col rimanere un oggetto non ben identificato tra le tante distribuzioni underground di quel periodo: avrebbe poi acquisito valore nel corso degli anni, diventando oggetto del desiderio di vari completisti fino all'arrivo di questa felice ristampa. Riascoltarlo oggi significa riscoprirne tutta la grandezza, sentire che il tempo non è passato e capire che la genialità non sente età e non invecchia. Datato 1999 e ancora irraggiungibile: non averlo è un grave errore!
Michele Viali