06-11-2011
VV.AA.
"Beyond The Mirror Of Time"
(Shelley Schellack)
Time: (71:42)
Rating : 8
Fra un'uscita e l'altra del suo ottimo progetto Verney 1826, il tedesco Meiko Richert trova il tempo di realizzare - tramite la sua piccola etichetta - questa interessante compilation, edita in sole 100 copie nel formato CDr con spartana confezione simil-digipak. I mezzi economici della Shelley Schellack sono inevitabilmente limitati, essendo più un 'luogo sicuro' per Meiko e pochi intimi che non una vera e propria etichetta con velleità commerciali, ma la qualità della musica, raccolta e selezionata con gusto dal Nostro, parla chiaro. Fra i 14 act coinvolti troviamo nomi che sono solide garanzie di qualità come Opus Nigrum, Aeterna, Eldar, :Golgatha:, Nihil Novi Sub Sole, Art Abscons ed, ovviamente, Verney 1826, ma in questo tripudio di sonorità divise tra martial, dark-folk, ethereal e tutte le possibili diramazioni del gotico sinfonico, conviene non sottovalutare progetti meno noti come Chronique Nocturne, Geodesic o Afterlife Forgotten. Fortunatamente poco il materiale già noto: a parte Art Abscons, act che sta riscuotendo un inatteso successo, solo i vari Arkane, Friends Of Alice Ivy e The Victim's Ball presentano brani già pubblicati (più Opus Nigrum, che propone per la prima volta su supporto audio un frammento della soundtrack della pellicola "The 77 Pages"), ma la bellezza delle rispettive performance ed il modo in cui esse si combinano con le restanti tracce giustificano pienamente la loro inclusione. Risultano quindi inediti - e verosimilmente in attesa di pubblicazione su album, EP o uscite varie - i brani a firma Aeterna, Verney 1826, Eldar, Chronique Nocturne, Nihil Novi Sub Sole, Schattenspiel ed Afterlife Forgotten, tutti ottimi e perfetti per completare un mosaico sonoro che, pur passando dalla minacciosa durezza marziale di Aeterna all'infinita delicatezza espressa col brano dei notevoli Friends Of Alice Ivy, fra temi sinfonici di enorme pathos, momenti dal sublime gusto fiabesco e carismatico dark-folk, ha un filo conduttore ben definito e funziona nella sua splendida interezza. Completano il quadro due momenti esclusivi: il 'Remarque Mix' di "Hammer Or Anvil" di :Golgatha:, act fra i più blasonati dell'intera compilation, e "Metamorphosis" degli interessanti Geodesic, side-project di quegli interessantissimi Phantoms Of The S.S. coi quali Verney 1826 ha già positivamente collaborato in passato. Per gli amanti di questi suggestivi scenari sonori, un piccolo gioiello da collezionare gelosamente; più in generale, l'ennesima testimonianza di come le compilation più interessanti a livello di contenuti si annidino quasi sempre nel cosiddetto 'circuito underground'.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/beyond-the-mirror-of-time