30-04-2011
THE MOON AND THE NIGHTSPIRIT
"Mohalepte"
(Autoproduzione)
Time: (44:07)
Rating : 8
Negli otto anni di esistenza di The Moon And The Nightspirit, Ágnes e Mihály hanno imparato molto, e di conseguenza, oggi, sanno molto. Sanno che la cosa migliore che potessero fare per elevare l'impianto globale del proprio prezioso ed evocativo folk acustico è stata abbandonare la lingua inglese - per riabbracciare la lingua madre ungherese - subito dopo l'esordio del 2005 "Of Dreams Forgotten And Fables Untold". Sanno che pubblicare album con cadenza biennale (e la nuova opera non fa eccezione) può mantenere sufficientemente alta l'attenzione del pubblico, senza correre il rischio di 'bruciarsi' troppo in fretta. Sanno che non serve a nulla stipare più musica possibile su di un CD, se poi ciò serve solo ad annacquare la qualità di un'opera e a riempirla di inutili filler. Sanno che, essendosi costruiti una buona reputazione nella scena d'appartenenza, giocarsi ora la carta dell'autoproduzione può essere la scelta migliore se si vuole disporre di quel poco che è rimasto da guadagnare commercializzando sonorità come queste, relegate dai media ad una nicchia di pubblico che potrebbe essere esponenzialmente più ampia. E sanno che mantenere il collaudatissimo assetto a due, quando poi dal vivo ci si può avvalere di performer ospiti, è la chiave per raggiungere nuovi livelli di lirismo, senza bisogno di reinventarsi ogni volta. E dunque, lasciata amichevolmente quella Equilibrium che li aveva lanciati e seguiti nel corso di tre album, per il duo magiaro l'avventura riprende con nuovi stimoli, convogliati in questa quarta release, confezionata in un elegante e suggestivo digipak (ben illustrato da Ágnes, come da tradizione). Formula e sound, cementati negli anni di attività artistica, non avevano alcun motivo di mutare, ed infatti ritroviamo il duo impegnato in ciò che sa fare meglio: creare magiche folk song di ampio respiro e dal sapore ancestrale, pregiate ed eleganti negli arrangiamenti, impreziosite dall'intensità del violino e guidate dalla meravigliosa voce di Ágnes. Nel descriverci la nuova fatica, i Nostri usano una definizione ricercata e particolare come 'musica eterea silvestre', ma il loro suono sa andare ben oltre la delicatezza melodica, come svelano certi vorticosi intrecci da togliere il fiato, spesso guidati da un coinvolgente impeto percussivo (la title-track). Otto brani che sono altrettante gemme dai riflessi oscuri, altalene di umori splendidamente congegnate che cullano con dolcezza e, un attimo dopo, scaraventano in un turbine di emozioni forti, con picchi d'eccellenza quali la favolosa e possente "Felleg Útján" ed una "Idebenn" dalle strutture particolarmente seducenti. Onesti fino in fondo con sé stessi e col proprio percorso artistico, i Nostri si confermano fra i migliori alfieri del folk a tinte scure e a sfondo pagano, meritando fino in fondo l'attenzione e l'affetto dei seguaci di tali sonorità.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.themoonandthenightspirit.com/
http://www.myspace.com/themoonandthenightspirit