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Room 105

11-07-2010

SVARROGH/DÉFILÉ DES ÂMES/ÀRNICA

"South European Folk Compendium"

Cover SVARROGH/DÉFILÉ DES ÂMES/ÀRNICA

(Ahnstern)

Time: (60:20)

Rating : 7

Come si evince dal titolo, questo CD, uscito oltre un anno fa, racchiude pezzi di tre progetti folk provenienti da altrettante zone dell'Europa del Sud: Svarrogh dalla Bulgaria, Defilé Des Âmes dalla Grecia e Àrnica dalla Catalogna. L'intento è di esplorare tre culture musicali diverse, ma unite dalla comune provenienza mediterranea. L'apertura, affidata alla lunghissima "The Banner Of Vanity" dei Défilé Des Âmes, lascia un po' a desiderare: il brano risente di un sostrato rock e risulta eccessivamente ripetitivo, tanto da scadere nella noia. La band ellenica si riprende in "Ordo Ab Chao", dove antichità, sacralità e usanze popolari trovano la loro unione nei suoni. Le tre tracce firmate Svarrogh tradiscono una certa distanza dal folklore, ma in compenso mettono in mostra -cosa non nuova - un gran livello tecnico espletato nei motivi di chitarra acustica e nei complessi giri di basso: ancora una volta il progetto bulgaro si mostra legato ad un evidente passato metal, fatto che porta comunque a piacevoli risultati. La parte del leone la fanno i catalani arnica, che riescono ad unire tematiche pertinenti e suoni interessanti. Il loro apporto consta di cinque brani in cui brillano percussioni grezze e bucoliche partiture di flauto. Le ambientazioni rurali e antiche vengono abbellite da voci grezze, un inserimento di fisarmonica ("Falc En Alt") e un coro di bestie da cortile ("Lligueu Des Bèsties"): la dimensione folk-alpestre del passato viene così ricreata in modo impeccabile, fornendo all'intero disco un solido motivo d'acquisto. "South European Folk Compendium" è una compilazione con buoni intenti e risultati altalenanti. In fin dei conti, più che davanti ad un compendio di folk moderno ci troviamo dinnanzi ad un CD che serve a presentare tre progetti targati Steinklang: ne risulta un'opera dagli esiti diversi, dove i Défilé Des Âmes convincono solo in parte, Svarrogh mantiene le sue virtuose peculiarità strumentali (ma ben poco folkloristiche) e gli Àrnica interpretano il passato della propria terra in modo esemplare.

Michele Viali

 

http://www.myspace.com/ahnstern