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Room 105

23-03-2007

SOL INVICTUS / ROSE ROVINE E AMANTI / ANDREW KING

"A Mythological Prospect Of The City Of Londinium"

Cover SOL INVICTUS / ROSE ROVINE E AMANTI / ANDREW KING

(Cold Spring/Audioglobe)

Time: (51:58)

Rating : 7.5

Come i più informati conoscitori della scena neofolk già sapranno, lo scorso 2 dicembre gli inglesi Sol Invictus ed Andrew King, assieme al progetto italiano Rose Rovine e Amanti, si sono esibiti in concerto presso il Water Rats Theatre di Londra, con la celebre label Cold Spring a fare gli onori di casa ed a curarsi dell'organizzazione della serata. La stessa etichetta inglese ha inteso realizzare, a degna celebrazione dell'evento, un CD comprendente tre brani a testa per ognuno degli act esibitisi sul palco in quella sera di dicembre, e del dischetto in questione è stato fatto omaggio di una copia ad ognuno degli astanti presentatisi al concerto. Fortunatamente ci giunge in redazione una copia fra le poche rimaste da quella (presumibilmente) memorabile serata, sebbene sprovvista del booklet supplementare (completo di testi) fornito a chi ebbe la fortuna di presenziare all'evento, ed è plausibile che presto questa limitatissima e già introvabile release diventi oggetto di disperate ricerche fra i cultori della scena neofolk... Come già ci suggerisce il titolo dell'opera, siamo di fronte ad un lavoro che celebra a modo suo la 'City', capitale del Regno Unito, e chi meglio dei Sol Invictus del decano Tony Wakeford avrebbe potuto aprire il disco (e chiudere il concerto del 2 dicembre)? E così "Old London Weeps", ascoltata sull'ultima prova in studio "The Devil's Steed", diventa "Old Londinium Weeps" in questa versione dall'incipit assai più cupo, mentre è proprio quell'Andrew King che ritroveremo più avanti a supportare Wakeford nei cori della poetica ed intensa "Down The Road Slowly"; ci congediamo dai Sol Invictus con una nuova versione della più datata "Eve" (da "The Hill Of Crosses", del 2000), in vero anche più intensa dell'originale. A seguire (ri)troviamo Damiano Mercuri, titolare del progetto Rose Rovine e Amanti di cui vi abbiamo già ampiamente parlato per il recente "Rituale Romanum" (edito proprio dalla Cold Spring): l'artista romano porta un po' d'Italia in questa release 'angolofona' col suo neofolk poetico e malinconico, come dimostra da subito "Mid Summer's Dream (after W. Shakespeare)", delicata ballata nella quale il nostro duetta con una bella voce femminile prima che il brano si accenda, acuendo i suoi toni enfatici. Bene anche "Roma (Fulcro Dell'Impero)", con un notevole crescendo d'intensità doverosamente supportato da solide percussioni e da un calzante mandolino (e con l'intervento vocale dell'amico Josef K. dei Von Thronstahl), mentre la 'parentesi italica' si chiude con "S. Michele (In Your Sword We Trust!)", poetico frangente neofolk presentato - come anche gli altri due estratti - nella sua 'London version'. La chiusura spetta ad Andrew King, che in quella sera di dicembre fece le funzioni dell'opening-act: l'artista inglese, noto per il suo stile fortemente recitativo ed imperniato sulle sfumature teatrali della sua voce, tiene fede a quanto fatto sinora con "When The Bells Justle In The Tower" (basata su di un testo di A.E. Houseman), traccia dai tratti minimali catturata live con in evidenza un Andrew spiccatamente teatrale che, a tratti, infiamma il tutto con urla rabbiose. Ancor più minimale nelle sue trame strumentali si rivela "Polly On The Shore", decisamente più poetica, mentre la chiusura spetta alla marziale "London", ispirata all'opera di William Blake e decisamente spettrale e sinistra, fra rumori di carrozze che fuggono fra le nebbie della Londra di fine '800 e campane che scandiscono l'incedere delle ore notturne, in cui le ombre sbucano fuori minacciose da ogni anfratto... Come detto in precedenza, questo succulento e pregevole dischetto è destinato a diventare (almeno stavolta meritatamente) oggetto di culto all'interno di una scena che vive principalmente di cultori: buona caccia.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.coldspring.co.uk/