27-10-2009
AYTHIS
"Glacia"
(Prikosnovénie/Audioglobe)
Time: (39:55)
Rating : 7
Dopo un discreto esordio targato Paradigms Recordings, già recensito su queste pagine, torna a farsi sentire Aythis, progetto solista della giovane Carline Van Roos, che, in quest'occasione, viene patrocinato dalla più nota Priksonovénie, label eterea per eccellenza. Quello che si materializza nelle nostre menti, ascoltando le maestose composizioni della cantante/tastierista francese, è un reame disperso nell'oblio e dominato da un'atmosfera gelida e tersa, una landa in cui l'oscura Regina dei Giacchi interpretata dalla voce di Carline si muove evanescente. Dischiudere le porte di "Glacia" significa immergersi in una fitta coltre di percussioni, orchestrazioni, pianoforti e fragili melodie, lasciando che una malinconia invernale s'impossessi, a poco a poco, delle nostre stanche membra. Il background di stampo doom metal acquisito negli anni dalla Nostra si intravede nella minuziosità dei suoni ricreati al sintetizzatore, capaci di esternare sentimenti quali malinconia, dolore e sconforto, come vuole la tradizione della miglior 'musica del destino'. La nebulosità delle atmosfere, unita ad una tragicità tipicamente gotica che vede nelle figure dei Dead Can Dance e dei connazionali Dark Sanctuary i propri capiscuola, riesce, senza troppi indugi, a fare breccia nel cuore dell'ascoltatore: basterà ascoltare il commovente intermezzo per soli pianoforte e voce di "Le Temps D'un Voyage" o il rapsodico e funereo crescendo della stupenda "Forget Me Not" per comprendere il valore insito in questo progetto. Purtroppo cotanto splendore uditivo ed emotivo, nel corso dei sei lunghi episodi che compongono il disco, non viene supportato a dovere da una varietà di soluzioni, necessaria a scacciare l'opprimente alone di noia che già si manifesta dopo i primissimi ascolti; è proprio su questo limite che Carline dovrà lavorare sodo per confermare la sua reputazione di artista a tutto tondo. In ambito strettamente ethereal, "Glacia" rimane, in ogni caso, una delle migliori uscite di tutto il 2009.
Marco Belafatti