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15-09-2008
ARCANA
L'ipnosi scandinava
di Nicola Tenani, Valentina Bonisoli
Il 2008 ha visto gli svedesi Arcana ancora protagonisti con un album nuovamente degno del loro nome. È anche l'album che mi ha visto iniziare il mio cammino sulle pagine di Darkroom, perciò gli sono doppiamente legato. Difficile questa intervista, per vari motivi: cercare di non essere scontati nelle domande (di interviste alla band, bene o male, ne girano sempre parecchie...), capire un po' di più l'universo Arcana, etc... I mille impegni del gruppo hanno permesso solo ora di avere le risposte a domande formulate diversi mesi fa; in ogni caso, per questa serie di motivi (ai quali aggiungo anche una grande riservatezza di Peter Bjärgö come artista), la mia chiacchierata con Arcana si traduce nelle parole di risposta da parte di Ia Bjärgö, ovvero colei che ha trovato il tempo per rispondere alla nostra intervista. Rileggendola oggi vengono spontaneamente tante altre domande, nuove curiosità, ma il cammino della band svedese è ancora lungo: "Raspail" è il ritorno sul sentiero di ciò che personalmente ho sempre amato in Arcana, ossia mistero, ipnosi, oscure sonorità etno-dark... Le mie curiosità (unite alle vostre) avranno altri momenti di incontro per essere sviscerate, sperando in un ritorno dal vivo per Arcana anche nel nostro Paese: nel frattempo, ecco cosa ci ha raccontato la cordiale Ia...
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Parliamo di "Raspail", che sembra un forte ritorno alle sonorità degli anni 80 tipicamente 4AD: un omaggio ad una musica che ha incantato e dato linfa vitale alla scena goth, ma che si è persa ultimamente a favore di facili percorsi sonori. È una scelta voluta, un omaggio a band del passato come Dead Can Dance, Breathless e This Mortal Coil, oppure istintivamente il vostro percorso artistico vi porta sempre più verso questa identità musicale?
"Peter ha sempre amato questo vecchio sound, specialmente l'R8 e il DX7, che sono gli strumenti principali delle band che hai menzionato. Quando Peter compone musica è spesso ispirato da quella che ascolta, oppure la crea con la strumentazione che ha comprato in tempi più recenti. L'ultima era proprio una R8 che ha avuto da un amico. Ma 'Raspail' è come i primi album, qualcosa creato dal genio musicale di Peter."
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Passare alla Kalinkaland vi ha dato sufficiente libertà artistica? Sembra che negli ultimi dischi della label, vedi Chandeen ed altri, il 'Kalinkaland-sound' stia virando verso quegli anni '80 che vedevano protagonista la 4AD con vari gruppi...
"Sì, Harald Löwy è un caro amico e porta avanti una grande etichetta. Alla Kalinkaland disponiamo di tutta la libertà artistica di cui abbiamo bisogno, sia nella musica che nell'organizzazione."
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Parliamo della vostra esperienza discografica come Erebus Odora: siete ancora attivi sotto tale marchio?
"Ci sarà un'altra uscita, e sarà la ristampa di 'Le Serpent Rouge', dopodiché il progetto Erebus Odora come label sarà giunto al termine, ma rimarrà come studio di registrazione, non più come produzione e vendita discografica."
"Peter suona con diverse band, e la maggior parte di loro fa heavy metal ed harsh: Arcana lo rilassa e gli dà la possibilità di esplorare la propria anima, in cerca dei testi e di nuovi suoni. Non è una religione nel senso stretto del termine, ma può essere la SUA religione, un modo personale di rapportarsi a sé stesso ed al mondo."
(Ia Bjärgö)
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Un brano come "Abrakt" sembra un grande omaggio alla persona di Brendan Perry (sempre in ombra rispetto a Lisa Gerrard), con la voce greve ed ipnotica di Peter che ricorda molto le gesta dello stesso Brendan. Quanto deve Peter all'artista Perry per avere 'inventato' la figura vocale maschile in un genere a quasi totale appannaggio delle voci eteree e femminili?
"No, non è un tributo a Mr. Perry. Ha una voce formidabile ed è un compositore fantastico, ma Peter è stato paragonato a lui ed ai Dead Can Dance da quando esistono gli Arcana, e nessuno dei dischi da noi pubblicati ne è stato un tributo volontario. Credo che gli Arcana verrebbero paragonati ai Dead Can Dance anche se facessero del punk (sorride, nda)! La voce di Peter si è evoluta molto negli anni, ed è maturata. Più passa il tempo e più egli compone musica non solo per voci femminili, ma anche per la sua. La musica non è più così eterea, anche se le canzoni di questo tipo spesso hanno ancora voci femminili."
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Mi riallaccio alla domanda precedente per osservare che, a differenza dei Dead Can Dance (nei quali la Gerrard e Perry si dividevano le canzoni), voi cercate sempre più fortemente l'amalgama tra voce maschile e femminile: è la strada giusta per la differenziazione?
"Qual è il modo giusto? La musica viene sempre composta per prima, e successivamente vengono aggiunte le voci perché Peter preferisce così. 'Le Serpent Rouge' è stato fatto praticamente senza voce, ma questa volta Peter ha voluto creare un disco pieno di parti vocali. Crede che mixarle possa creare un suono più ampio in certe canzoni."
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Un altro momento ammirevole di "Raspail" è "Parisal", la cui marzialità delle percussioni ricorda tanto gli In The Nursery, e si apprezza il mix di musica ipnotica, apocalittica ed etnica di questo brano. È questo, forse, il futuro di Arcana?
"Il brano 'Parisal' è un mix tra 'Le Serpent Rouge' ed i primi album. Ha un che di medievale, ma allo stesso tempo è presente anche un suono più tipicamente arabo. Sono contenta che ti piaccia. Il futuro degli Arcana? Nessuno conosce il futuro degli Arcana."
"Per avere successo oggi devi fare musica da MTV, e Peter non ha alcuna fretta di diventare famoso. Preferisce rimanere sé stesso e sconosciuto. Beh, sconosciuto è forse la parola sbagliata per una persona che milita in così tante band e gira il pianeta suonando!"
(Ia Bjärgö)
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Come vivete, se la vivete, la vostra religiosità? Nella musica degli Arcana il sapore religioso sembra essere molto forte...
"Peter non è una persona religiosa, nonostante molta gente lo pensi. È ateo, e lo è stato sin dall'infanzia. La spiritualità, nel modo in cui la poni tu, sembra più una parola che può essere messa sullo stesso piano della musica. Peter suona con diverse band, e la maggior parte di loro fa heavy metal ed harsh: Arcana lo rilassa e gli dà la possibilità di esplorare la propria anima, in cerca dei testi e di nuovi suoni. Non è una religione nel senso stretto del termine, ma può essere la SUA religione, un modo personale di rapportarsi a sé stesso ed al mondo."
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Ascoltando i vostri dischi, anche nel passato, sento la vostra musica come una sorta di 'guida per il corpo': come vedresti una coreografia di danza a corredo del vostro sound?
"Abbiamo ricevuto diverse mail da parte di danzatrici del ventre, l'ultima dall'Italia. Hanno il permesso per usare la nostra musica, ne siamo lusingati. Molta gente balla ai nostri concerti. È una musica su cui ballare, almeno per quanto riguarda certi brani."
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Il Nord Europa sta dando alla musica grosse potenzialità: Sigur Rós o Mùm sono nomi già affermati, poi ci sono band di alto livello come voi ed altre, circoscritte a nicchie di pubblico e difficilmente appetibili per le cosiddetta massa. È un onore o una frustrazione sapere che un'arte così forte rimarrà appannaggio di pochi?
"Parte della musica prodotta al Nord si propaga nel resto del mondo; tuttavia la musica degli Arcana rimane molto di nicchia, ed è quasi impossibile che lo raggiunga. Per avere successo oggi devi fare musica da MTV, e Peter non ha alcuna fretta di diventare famoso. Preferisce rimanere sé stesso e sconosciuto. Beh, sconosciuto è forse la parola sbagliata per una persona che milita in così tante band e gira il pianeta suonando!"
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La Svezia vi vede fra i nomi di punta, insieme ad un'altra longeva realtà come i Covenant: musica a parte, siete così diversi?
"In Svezia nessuno ci conosce, questo vale per la maggior parte della gente. Se in Svezia parli di Covenant forse qualcuno può averli sentiti, ma se dici Arcana vedrai scuotere le teste... La nostra musica è più conosciuta oltre confine, soprattutto nell'Europa centrale e meridionale. Sì, siamo decisamente diversi, soprattutto a livello musicale."
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Ultimamente si sono affacciate sulla scena diverse band ethereal o medieval di origine americana: secondo te che senso può avere interpretare una forma d'arte così lontana dalla propria cultura? O forse, invece, c'è una gran voglia di tornare alle proprie origini anche negli States, visto il fallimento della globalizzazione?
"Mi spiace, non conosco la situazione di cui parli, ma è bello sentire che questo tipo di musica si sta sviluppando."
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Dal vivo un concerto degli Arcana è sempre una fonte di emozioni intime ed intense: cosa vuol dire per voi essere su di un palco, cosa cercate di trasmettere al pubblico, quali tipi di emozioni vorreste che si svegliassero in chi avete davanti?
"A Peter non piace stare sul palco, preferisce rimanere dietro le quinte. Tuttavia, quando è on stage, cerca di fare di tutto per fare un buon concerto. Abbiamo avuto l'occasione di parlare con molti fans dopo i concerti e ne abbiamo ricevuto impressioni diverse: a molta gente è parso di trovarsi in un altro mondo, e forse è ciò che a noi piace, ossia un momento di pace e tranquillità lontano dalla frenesia del mondo in cui viviamo."
"Abbiamo avuto l'occasione di parlare con molti fans dopo i concerti e ne abbiamo ricevuto impressioni diverse: a molta gente è parso di trovarsi in un altro mondo, e forse è ciò che a noi piace, ossia un momento di pace e tranquillità lontano dalla frenesia del mondo in cui viviamo."
(Ia Bjärgö)
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Una piccola curiosità: nel caso di una tournee, chi vorreste come band di supporto con voi tra Garmarna, Chandeen, Dark Sanctuary ed Elane? Oppure altri, ho citato queste quattro band per lo spiccato protagonismo vocale femminile contrapposto al vostro, più maschile...
"Peter preferirebbe i Chandeen, perchè si sposano meglio con la nostra musica. Io invece direi Garmarna, perché sono una delle mie band preferite. Ci esibiremo però proprio con gli Elane verso la fine dell'anno, ma devo essere sincera, non so molto della loro musica..."
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Esiste un film che si sposerebbe bene con la vostra musica?
"Fortunatamente ce ne sarà uno in futuro, ma non posso dirti di più al momento (sorride, nda)..."
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Un'ultima domanda: cosa vi è rimasto dell'Italia dopo il vostro ritorno verso il Nord?
"Amiamo l'Italia, non vediamo l'ora di tornare. L'Italia ha una storia immensa, il cibo è ottimo e il vino delizioso. Avete una cultura come nessun altro, e abbiamo solo cose positive da dire sul conto delle persone che vi abbiamo incontrato. Abbiamo viaggiato in diversi paesi, ma Italia e Romania rimangono in cima alla classifica (sorride, nda)."
http://www.erebusodora.net/arcana/
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