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Room 105

07-07-2008

SCHATTENKINDER

Vibrazioni tra l'ombra e la luce

SCHATTENKINDER

di Marco Belafatti

In Germania deve per forza esserci qualche strana sostanza nell'aria, qualcosa che ha permesso a così tanti musicisti di dedicarsi alla ripresa delle tradizioni della propria terra senza però mai copiarsi gli uni con gli altri, anzi, andando a creare una scena musicale solida e degna di rispetto! E così, dopo una lunga serie di nomi a noi già noti (dagli eccelsi Faun ai sempreverdi Qntal, dagli incantevoli Elane ai solenni Persephone), ecco giungere un'altra band, per la precisione proveniente da Dresda e da poco accasatasi presso la scuderia della Curzweyhl (dopo un'esperienza poco felice con un'altra etichetta), pronta ad allietare le nostre giornate a suon di heavenly voices, malinconici violini e sperimentazioni d'ogni sorta (questo quintetto riesce a passare dal jazz al trip-hop con estrema disinvoltura e con una dose di bravura non indifferente!). Per noi è sempre un'occasione gratificante scambiare qualche parola con artisti colti, disponibili ed alla mano (come si sono dimostrati Katja, Katharina, Madeleine, Sven e Reiner) e vedere quanta voglia di mettersi in discussione - anche a costo di portare delle scelte che potrebbero non essere comprese ed apprezzate da tutti - e stabilire un contatto sincero e profondo con il proprio pubblico ci sia in musicisti di questo calibro. Ecco a voi il risultato della piacevole chiacchierata che abbiamo avuto con larga parte dei membri (all'appello mancava solo Reiner, ad onor del vero) dei 'Figli delle Ombre'...

SCHATTENKINDER

"La parola 'Schatten' indica il mondo del tramonto, a cavallo tra luci ed ombre, quell'area grigia in cui il bianco ed il nero si incontrano. 'Kinder' indica l'innocenza creativa, la libertà nella composizione delle canzoni, la capacità di sognare e la volontà di non agire per intenti commerciali."
(Madeleine)

 

SCHATTENKINDER

"L'attesa è chiaramente un elemento essenziale, che appare più o meno in ogni nostro brano. Tutte le canzoni cercano di catturare un frammento di un mondo diverso e distante dal nostro, come perle nella fanghiglia di tutti i giorni. Saper notare o meno tutto questo dipende dalla volontà dell'ascoltatore."
(Katharina)

 

SCHATTENKINDER

"È bello sperimentare, non solo con suoni e melodie, ma anche con le lingue. Ovviamente è sempre una sfida comporre delle liriche in una lingua che non sia quella che hai imparato ad usare sin dalla nascita. In qualche modo la gente noterà sempre in noi una forte inflessione germanica, ma, in ogni caso, perché mai dovremmo imparare delle lingue straniere senza poi sfruttare le loro capacità espressive?"
(Madeleine)

 

 

http://www.schattenkinder.de

http://www.curzweyhl.de/