03-03-2008
BEHIND THE SCENES
"Fragment[ed]"
(IN-D/Audioglobe)
Time: CD1 (47:56) CD2 (51:19)
Rating : 7.5
Avevamo lasciato i Behind The Scenes un paio d'anni fa, all'indomani del loro ritorno sulle scene col terzo album "Pure", dopo un'assenza durata circa sei anni a seguito del secondo full-length "Homeless", ma la release in esame non è il nuovo lavoro per il trio tedesco, bensì la ristampa del fortunato debutto ufficiale "Fragment", disco che non mancò di riscuotere ampi consensi nel circuito gotico e che lanciò la band nell'Olimpo dell'electro/goth europeo degli anni '90. A tutt'oggi, nonostante gli ormai 15 anni di esistenza della band (che ricordiamo essere stata fondata nel '93 da Mel Rode dei tuttora attivi A Spell Inside e da Fred B. dei The Merry Thoughts, questi ultimi autentici cloni dei Sisters Of Mercy), questo debutto rimane la cosa migliore uscita a nome Behind The Scenes, e ciò in virtù di un sound fresco e dinamico capace di fondere sapientemente l'irruenza elettrica del gothic e la versatilità dell'elettronica, ed anche se altri sono riusciti a fare ben di meglio (su tutti gli intramontabili Girls Under Glass), il trio teutonico rimane fra i nomi di punta di una scena che ha espresso il suo meglio proprio nella decade scorsa. "Fragment", ristampato perché ormai fuori catalogo da tempo immemore, suona ancora oggi al passo coi tempi e per nulla obsoleto, ed anche a distanza di dieci anni è un piacere lasciarsi coinvolgere da ottimi momenti quali le piacevolmente ritmate 'hit' "Razor-Fields", "Dreams", la più darkeggiante "Nearer" e la dinamica "Close To You", oppure da brani electro/goth di gran pregio quali "Flowers", "My Star", la melodica "Fate" e la sontuosa "Hate The Day", o ancora dalla più delicata e sofferta "Day Like Today" e dal duplice finale "Conquest / Visions", diviso tra un buon incipit strumentale ed una intensa carezza conclusiva. Un disco che funzionava alla perfezione dieci anni fa e che ancora oggi convince e seduce gli animi, indubbiamente. Discorso a parte per la sezione bonus, costituita da un secondo CD contenente 11 remix: bene il 'club mix' del capace producer Olaf Wollschläger (come da copione) per "Flowers" ed apprezzabile anche qualche altra manipolazione, col baricentro generalmente spostato verso l'aspetto prettamente danceable (talvolta con risultati troppo vicini all'electropop più commerciale), ma di riletture effettivamente memorabili neanche l'ombra. Vista la scarsa utilità del bonus-CD allegato, consigliamo l'acquisto di "Fragment[ed]" solo a coloro i quali si fossero persi "Fragment" ai tempi che furono e/o dovessero colmare una significativa lacuna nella loro collezione.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.behindthescenes.de/