Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 103

19-05-2024

WHITE STAINS

"Dreams Shall Flesh (Redux)"

Cover WHITE STAINS

(Zoharum)

Time: CD (62:35)

Rating : 7

Dopo aver rilasciato in CD lo scorso anno "Singleminded Dualisms", uscito solo in digitale nel 2019 e comprendente pezzi da vinili sparsi risalenti al periodo 1987-1989, la polacca Zoharum torna a riproporre materiale degli svedesi WS, ristampando stavolta il secondo album della band - originariamente datato 1991 - in un'edizione digipack a sei pannelli, per l'occasione rimasterizzato e corredato di materiale bonus. Col lavoro qui riproposto, la compagine guidata dal frontman Carl Abrahamsson apriva il proprio sound a nuove vie, mettendo in minoranza quelle song più rockeggianti e formali per lasciare che le restanti si colorassero di nuove tinte, atmosferiche come psichedeliche ed ipnotiche, in alternanza con un'intensa elettricità sempre in bilico fra darkwave e gothic rock. Sono molti i pregevoli episodi ancor oggi carichi di forza radiante, ognuno con soluzioni e caratteristiche non così comuni per l'epoca: dalla piacevole alternanza fra lentezza psichedelica e groove animato di "In Cold And Blue" al magnetismo di una "Pinecone Godhead" che si fa vorticosa ed ipnotica, al lugubre incedere di "I'd Rather Rule", alle rarefatte trame oniriche di "Goddess Of The Stars", agli esotismi oscuri della mistica "Cocktail Pussycat", sino al suggestivo notturno atmosferico "The Result". Dalla scaletta della versione originaria, targata Psychick Release PCP, mancano "A Million Grains Of Sand" e le due cover finali, ma questa riedizione "redux", come detto, presenta del materiale bonus, e segnatamente due inediti sbucati fuori da qualche cassetto di casa Abrahamsson: "Cerebral Parent", strumentale ipnotico che sa di mantra psicoattivo, e "Nietzsche Acid Jam", la quale, in ossequio al titolo, suona esattamente come una jam session, anche questa senza cantati. Non degli inediti particolarmente interessanti, ma l'album in sé merita pienamente di essere recuperato, non soltanto per le sue notevoli canzoni, ma anche e soprattutto per quei molti spunti che avrebbero determinato il prosieguo (breve, visto lo scioglimento già nel '94) della carriera di una band col meritato status di culto.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://whitestains.bandcamp.com/

http://zoharum.com/