10-04-2022
BEAUTY IN CHAOS
"Behind The Veil"
(33.3 Music Collective)
Time: CD (78:18)
Rating : 7.5
L'avventura discografica di BIC è iniziata solo nel settembre 2018, ma il chitarrista californiano Michael Ciravolo è uno che le ossa se le è fatte sin dai primi anni '80 coi The Models/Human Drama, oltre ad aver suonato nei Gene Loves Jezebel. Non è un caso se ai primi due full-length (cui si sommano tre remix-album) ha partecipato gente del calibro di Wayne Hussey (The Mission), Simon Gallup (The Cure), Al Jourgensen (Ministry) etc., in un songwriting ricco di trame a matrice dark, ma apertissimo a varianti rock-oriented poste in essere con intelligenza. Il precedente "The Storm Before The Calm" usciva nel maggio 2020, introducendo un maggior impiego di voci femminili che deve aver sicuramente soddisfatto Michael, il quale, assieme ai fidati Michael Rozon (basso e synth) e Dirk Doucette (batteria), allestisce una scaletta in cui le parti vocali sono affidate unicamente a donne, bilanciando i brani in studio coi remix dei medesimi nei quasi 80 minuti della nuova fatica, racchiusa in un bel digipack completo di booklet. L'apertura è all'insegna di tinte shoegaze, ethereal e darwave che rimandano a Cocteau Twins e Love Spirals Downwards, con Tish Ciravolo brava protagonista vocale nell'opener "Afterlife" e la nostra Elena Alice Fossi (Kirlian Camera) al solito superlativa nella magnetica ed elegante "The Kiss Of The World", non a caso scelta come singolo pre-album e dotata di un bel refrain vibrante. L'altro highlight dell'opera è senza dubbio "Not Your Fault", ariosa ed accattivante hit ai confini del "pop" - si pensi ai Chandeen del periodo "Spacerider" - con la splendida voce di Pinky Turzo (nei Silver Ghost Shimmer assieme al rinomato produttore John Fryer), ed anche "Orion" sposta il baricentro dalle tinte scure della darkwave, introducendo pathos e buon gusto in un impianto indie ideale per la vocalità di Withney Tai. Le derive shoegaze/ethereal tornano in auge con la suadente dolcezza di "Open Wound Heart", in cui Cynthia Hussey (moglie del già citato Wayne) offre una bella prova vocale, così come fa Betsy Martin nella sontuosa, intensa e vibrante "Grasp The Stars". Sostanzialmente buoni anche i sette remix, che spesso e volentieri rivedono la parte ritmica per rileggere in chiave differente i vari brani, e in particolare piacciono quelli messi in atto da Julian Shah-Tyler (che aggiunge groove e chitarra distorta ad "Afterlife"), Mark Gemini Thwaite (nelle cui mani "The Kiss Of The World" si tinge di downtempo) e Michael Rozon (abile a rendere più atmosferica e drammatica "Not Your Fault"). Tanto materiale, e tutto di qualità ad ogni livello, in un lavoro ottimamente prodotto e ben rifinito che, al netto della ripartizione tra nuove song e remix (scelta che qualcuno potrebbe trovare discutibile), funziona decisamente bene, sottolineando come la scelta di ospitare unicamente voci femminili sia stata vincente.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.beautyinchaosmusic.com/
https://beautyinchaos.bandcamp.com/