15-10-2020
THE SEARCH
"Heart's Racing"
(Aenaos Records)
Time: CD (74:43)
Rating : 7.5
La prolificità dell'act svedese è cosa nota a chi ne ha seguito le vicissitudini discografiche dal 2004 in poi, ma stavolta Razmig Tekeyan, solo al comando da un triennio, si è superato, tornando sul mercato con un nuovo album a soli sei mesi dal secondo e conclusivo capitolo di un viaggio sonoro alla riscoperta del synthpop dei dorati 80s. Riportata la chitarra al centro dell'attenzione, il Nostro torna con un dodicesimo full-length - racchiuso nelle 200 copie dell'edizione digipack a sei pannelli - contenente ben 18 brani per quasi 75 minuti, segno evidente di come l'ispirazione non manchi mai ad un artista che ha saputo costruirsi un suono personale e riconoscibile, fra i retaggi darkwave dei primordi e quello squisito piglio indie/rock/new wave denso di sentimento, cesellato con cura album dopo album. Pur sfruttando pochi selezionati elementi, Razmig riesce a riempire facilmente gli spazi grazie alla grande eleganza degli ariosi arrangiamenti e ad una vocalità che funziona sempre perfettamente, garantendosi in scioltezza la piena riuscita sia nei momenti più catchy e di ampio respiro ("Under The Radar", "Don't Let Yourself Down", "Tracker Of Kicks", "The Driving Rain", "In My Restless Dreams", etc.), sia in quelli dove un gustoso e ben contestualizzato piglio acustico detta la rotta alle palpabili emozioni ("Saturday Night", "Winter", "Lost", "Haunted By A Feeling Of Invisibility", "A Staircase To Nowhere", etc.). Solo i bei ricami elettronici di "Specimen" rimandano al doppio viaggio sonoro intrapreso coi due lavori precedenti, mentre intensità e passione sono le costanti di un lavoro che, pur nella sua mole difficile da gestire, funziona da cima a fondo, senza mai annoiare o mostrare la corda. Tutti indicatori dell'ottima salute artistica di cui gode il progetto (che peraltro è tornato ad essere una band, col rientro del fondatore e chitarrista Viktor Thylwe e con l'innesto della sezione ritmica che fu dei Light In Your Life, e si dice che i quattro siano già impegnati a provare nuovi brani in sala...), che continua a meritare tutte le attenzioni del caso, specie da parte di chi ricerca spessore emotivo anche nella scrittura più agile ed orecchiabile.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://thesearch.bandcamp.com/
https://www.aenaos-records.com/