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Room 103
24-05-2018
NOX INTERNA
"A Minor Road"
(Echozone)
Time: CD (13:51)
Rating : 7
Nei tre anni trascorsi dal terzo album "Spiritual Havoc", il progetto capitanato dal madrileno Richy Nox (ormai da tempo stabilitosi in Germania) ha avuto la possibilità di esibirsi frequentemente dal vivo, testando in lungo e in largo quali soluzioni funzionino meglio in un contesto fondamentale per Nox Interna come quello live. Mentre il quarto full-length è in lavorazione con uscita prevista per il 2019, ad interrompere il digiuno discografico arriva ora questo EP a tre tracce, ben prodotto con l'ausilio dell'esperto Lutz Demmler (ASP) e confezionato in un elegante digipack completo di libretto. Entrambi i nuovi brani autografi spingono verso un goth-rock più vicino agli esordi dei Nox Interna (il debut del 2009 "XIII"), lasciando momentaneamente da parte le influenze più solide e moderne di stampo 'industrial metal' che hanno caratterizzato sia "The Seeds Of Disdain" del 2011 che il succitato "Spiritual Havoc". La title-track poggia infatti su strofe melodiche dove la chitarra di Peter Geltat si prodiga in gradevoli ricami, per poi accendersi in un goth-rock intenso all'altezza del refrain, mentre in "Doomed Generation" il rock gotico dei Nostri sfodera maggior impeto, imponendosi tra strofe spigolose e passaggi più rocciosi di sicuro effetto. In chiusura troviamo una cover del singolo del 1990 degli Héroes Del Silencio "Entre Dos Tierras" (tratto dall'album del medesimo anno "Senderos De Traición"), band alla quale i Nox Interna si sono ampiamente ispirati agli esordi - periodo in cui i loro testi erano tutti in spagnolo - ed a cui hanno reso spesso omaggio dal vivo eseguendo proprio questo brano, fissato su CD a gran richiesta dei fans nella rilettura apprezzabile e più graffiante di Richy Nox e sodali. Senza dubbio una release destinata ai seguaci più fedeli del progetto, non priva di segnali che paiono indicare una qualche volontà di tornare ad una formula più vicina al goth-rock degli inizi, ma questo lo scopriremo con certezza solo col prossimo full-length...
Roberto Alessandro Filippozzi