10-09-2007
RISE AND FALL OF A DECADE
"You Or Sidney"
(Ars Musica Diffundere/Audioglobe)
Time: (38:24)
Rating : 6
La tedesca Ars Musica Diffundere ristampa in simultanea due lavori dei francesi Rise & Fall Of A Decade, per l'esattezza il secondo ("Noisy But Empty" del '92) e il terzo album (You Or Sidney" del '95), andando a recuperare uno di quei tanti gruppi dimenticati della variegata scena indie degli anni '90. Rispetto a "Noisy But Empty", questo album risulta meno diversificato nella scelta dei suoni, mostrando forse una fase di stasi creativa giunta dopo le sperimentazioni dell'album precedente. "You Or Sidney" si ferma ad un indie-rock di maniera, ripetendo la medesima formula (ancora vincente a metà anni '90, ma ormai bistrattata e facile a cadere nel dimenticatoio) per la quasi totalità delle tracce: chitarra acustica di base, ritmiche memori della new wave, voce corposa e malinconica. I momenti neoclassici che nei primi album davano un tocco in più alla band emergono di rado in pezzi come "Strange Way", e si perde così quella vena innovativa che rimandava alle sonorità cabaret o a momenti ethereal (gli ultimi sprazzi si sentono nella conclusiva "Escape"). Il risultato finale è un album volatile, troppo ancorato all'Inghilterra degli anni '80 e non solo (gli Smiths, le produzioni più tarde della 4AD e molto altro ancora), nonché svanito ormai da molto nei meandri del passato. I Rise And Fall Of A Decade pagarono forse la paura di osare di più e un'eccessiva volontà di appartenere ad una precisa corrente musicale, scegliendo di fare a meno degli spunti personali per lasciare spazio ad un'imitazione di maniera. La release è complessivamente ancora gradevole (da riascoltare il pezzo che dà il titolo al disco) e indicata per i nostalgici, ma mantiene innata una 'timidezza' sonora che la spinge inesorabilmente verso l'oblio. Oggi un album come "You Or Sidney" risulta utile per capire quanto la produzione degli anni '80 abbia inciso sulla musica a venire mostrando a volte anche il rovescio della medaglia, costituito da una pericolosa volontà di rimanere attaccati ai mostri sacri del passato, problema che forse si verifica più nella scena odierna che in quella di quindici anni fa.
Michele Viali