20-12-2015
MOTHER EMPIRE
"The System"
(Target Records)
Time: CD (41:47)
Rating : 7
Album di debutto per questo quintetto di Copenhagen su Target Records - vera autorità in terra danese per quanto riguarda la musica indipendente - che ha richiesto ben quattro anni per uscire finalmente alla luce, complice una ricercatezza stilistica e sonora che la band ha potuto smussare al meglio in questo lungo periodo, tra prove in studio e svariate apparizioni live. In effetti "The System" suona, nel suo complesso, come l'opera di una band matura e navigata, un percorso nostalgico dal dipanarsi lineare e compatto improntato a proporre sonorità pop-wave debitrici della scena britannica degli anni '80 (Depeche Mode, Cure, Echo And The Bunnymen) assieme ad approcci più propriamente ricollegabili alla nuova ondata wave degli ultimi anni, prerogativa di band quali Editors, White Lies ecc. Le armi a disposizione del quintetto danese si traducono dunque nella voce calda ed avvolgente del leader Morten Jaeger, nelle pennellate cristalline di chitarra, nelle ritmiche serrate e lineari di basso e batteria e nei synth melodici, dalla combinazione dei quali si dipanano composizioni dalle tinte wave malinconiche ed eteree, che passano da impostazioni più concretamente nostalgiche ed accattivanti (la intro "A Little Mistake", la title-track, una "Worthless" degna dei migliori Bunnymen ed "Hands") ad altre più contemporanee e dalla composizione variegata (i riverberi di "Say Nothing At All", il piglio più duro di "Into The Wild", le derive alternative rock di "Forever Alter And Replay" o quelle psichedeliche di "Run Down"). Un debutto certosino che merita un posto di rilievo nella nuova ondata wave contemporanea, comprensivo di un comparto lirico impegnato a sondare l'instabilità dell'identità - oggi sempre più scolpita attraverso l'uso dei media - dipingendo futuristiche realtà distopiche ("The System") o raccontando le storie di bizzarri personaggi dei quali possiamo assaporare la visione della realtà.
Lorenzo Nobili