04-07-2013
PARTLY FAITHFUL
"Lazarus Under Glass"
(Partly Faithful/Danse Macabre)
Time: (51:36)
Rating : 6
I Partly Faithful nascono nell'aprile del 2011 per mano del cantante e frontman Ed Banshee (ex- Screaming Banshee Aircrew), la chitarrista Gemma Thompson (che vanta militanze negli Hindley, John And Jehn e Savages) e il compositore e bassista Christopher Blake, già con S.O.N.Y. e Dr Vampire. All'inizio della loro avventura dietro le pelli sedeva Belle Star, anch'essa proveniente da altri gruppi dell'underground londinese come Lilygun, Nosferatu e Hiram Key. Nell'estate del 2012 si alternano nella formazione i chitarristi Steve Williams (in passato con Christian Death e Altered States) e Murray Fenton degli Artery e dei Batfish Boys. Bisogna però aspettare l'agosto per vedere una formazione stabile con l'ingresso di Anouska Haze alla sei corde, che assieme a Ed Banshee e Christopher Blake va a formare definitivamente i Partly Faithful conosciuti oggi. È di quest'anno invece il contratto di distribuzione europea con la Danse Macabre di Bruno Kramm, con il relativo album di debutto "Lazarus Under Glass" che giunge dopo un paio di EP autoprodotti. Da questo stuolo di musicisti, ormai veterani di una scena molto attiva e blasonata, bisogna ammettere che ci si aspettava qualcosa di più. "Lazarus Under Glass" è un dischetto di goth-rock/wave abbastanza scontato, ben realizzato, ma poco incline alla grande qualità che la Danse Macabre ci ha spesso offerto. Superficiale l'appiglio del gruppo nel riproporre un genere che, purtroppo, ha smesso di dire molto nell'ultimo decennio, nel quale solo richiamando in auge i grandi classici si può raggiungere una buona fetta di pubblico. Non è il caso dei Partly Faithful, comunque. Il trio dimostra una certa personalità, ma appare impreparato nel piazzare dei pezzi convincenti e originali. Si balla un po', la loro musica tiene compagnia, ma la strada è lunga da qui all'aver sfornato un album di peso. Un po' di punk, garage, tanta wave. Un prodotto nostalgico e per questo abbastanza affascinante, ma sarebbe meglio osare di più in futuro, perché non basta il fascino degli 80s. Una sufficienza piena, ma un po' speranzosa. Magari il trio riuscirà in futuro a dire qualcosa in più, ma per adesso questo discreto platter può giusto tenere compagnia a qualche oltranzista del genere.
Max Firinu
http://www.partlyfaithful.com/
http://www.dansemacabre-group.com/