20-12-2010
CURL
"We Are Complex"
(D-Monic)
Time: (64:26)
Rating : 7.5
Quella dei Curl, progetto fondato nel '96 da FranKA (chitarrista e membro fondatore dei ben noti Corpus Delicti), è una storia discontinua a livello di produzioni, ma importante per aver permesso al musicista francese di riprendere contatto col suono dark, esplorando anche sonorità elettroniche. Un album nel '97 ("Ultimate Station"), un secondo nel 2004 ("Inner", per la EMI) e poco più, per poi ritrovare il bandolo della matassa solo lo scorso anno, con la proficua collaborazione con la singer britannica Hayley Alker (degli Helsinki). L'atteso terzo album esce per la francese D-Monic in una bella confezione digipak, facendo registrare a livello compositivo un netto distacco dalle malie etno-pop del precedente full-length. L'ottima alchimia creatasi tra FranKA ed Hayley, ben coadiuvati da versatile una sezione ritmica, garantisce ai brani di muoversi agilmente tra ritrovati influssi darkwave, elettronica raffinata ed un taglio pop/alternative che seduce senza scadere nella ruffianeria della musica più commerciale ed easy-listening. Le voci di FranKA ed Hayley si intrecciano bene, anche se ovviamente è quest'ultima a dominare la scena con la sua ugola seducente e vellutata, capace di esaltare i bei refrain che adornano i vari brani. I Curl di oggi sanno essere suadenti e seducenti come pochi, anche quando la costruzione è più smaccatamente catchy (la title-track e la coinvolgente "Bubble"); bene i momenti dove l'elettronica detta i tempi (la suadente "Lunar Parks" ed una "Devil At Work" che si anima nel groove), ma il picco d'eccellenza sta nella costruzione di un episodio di gran classe come "Unsaid", laddove i Nostri sanno anche graffiare col taglio più indie/alternative di "Point Of No Return". "We Are Complex" è un lavoro completo e dall'ampio potenziale, capace di accattivarsi il gradimento di chi ascolta anche generi come il trip-hop o l'electro/rock: merito della versatilità e delle indiscusse capacità di scrittura e pratiche (FranKA è anche produttore dell'album, con i buoni risultati che tutti possiamo sentire) di artisti la cui esperienza e il cui valore globale sono fuori discussione.
Roberto Alessandro Filippozzi