19-06-2010
BLOODY DEAD AND SEXY
"An Eye On You"
(Alice In...)
Time: (55:49)
Rating : 5
È quasi spontaneo chiedersi (e succede già dopo il primo ascolto di "An Eye On You") il perché, nonostante la vasta mole di materiale prodotto da Rozz Williams nella sua carriera e le sue tante evoluzioni, un immenso labirinto di svolte geniali e vicoli ciechi che lo hanno trascinato in ogni ambito del 'dark' in cui lui ha voluto entrare ed esplorare lasciando eredità strepitose da cui attingere, quasi sempre una guitar-band che a lui si ispira si abbandoni unicamente al solito "Only Theatre Of Pain"... Un momento della vita dei Christian Death, il primo vagito, bello ed istintivo, ruvido ed abrasivo a livello anche interiore ma grezzo, lontano nel tempo, capostipite di una grande generazione di 'maledetti' su cui hanno vissuto anche artisticamente tante band. All Gone Dead, Eat Your Make Up ed anche i Deep Eynde (seppur così spinti verso il rockabilly), così come anche i nostri quattro 'ciuffosi' tedeschi. Suoni che in gran parte emergono anche nel nuovo album, così come in quel "Paint In Red" pubblicato quasi in sordina nel 2003 (ed essendo il loro debutto sulla lunga distanza, aveva anche un senso il deathrock sfacciatamente Christian Death). Tensioni di chitarra governata da riff anarcoidi e malati, scheletrici e lesivi, basso cimiteriale e batteria schizoide, proprio come detta il 'manuale della giovane deathrock-band', se idealmente Rozz l'avesse scritto. Aggiungete un pizzico di cattive maniere goth-punk alla Misfits e qualche ubriaco umore goth'a'billy: questo era, ed è ancora senza essersi elevato più di tanto, la summa del suono dei Bloody Dead And Sexy. Bacino d'utenza che comunque premia i Nostri, perché la reinassance psychobilly tedesca, unita al ritorno ultimo anche nel look del deathrock più puro, proprio nel cuore d'Europa si esalta, ed i quattro sicuramente riceveranno grandissimi consensi in quegli ambiti. Ci fosse però solamente un pizzico di quel distacco anche 'snob' e teatrale che, sempre guardando con amore il mito Christian Death, si tradusse in "Every Mask Tells The Truth", perfetto gioiello dei nostri Chants Of Maldoror sulla scia di potenzialità tecniche espresse da oramai oltre dodici anni, i Bloody Dead And Sexy potrebbero ricevere ben altre stime. La voce di Rosa Iahn è perfettamente allineata con lo stile punkoide del genere, Björn Henningson martella con rabbiosa spietatezza le pelli della batteria, Tim Schande cesella i suoi funerei giri di basso ed il nuovo innesto alla chitarra elettrica Matias 13, imposto dalla defezione di d'hAmm dopo la ristampa di "Paint In Red" nel 2006 e conseguente tour di grande successo, manovra il plettro in riff scanditi e isterici. È quel fastidioso senso di già sentito troppe volte che si fa largo durante la degustazione dell'album, sempre troppo uguale a sé stesso ed agli stereotipi che rappresenta; "Reaping Day" è un'eccezione isolata in cui la chitarra più elaborata, sostenuta dal basso, regala un momento leggermente diverso e godibile, ma unico. Il grande rammarico nasce dal fatto che la scuola deathrock tedesca è stata seminale scorrendo i calendari fino all'incontro con il mito X Mal Deutschland, che ha avuto il merito di addolcire un suono ancora troppo duro, arrivando negli anni a dare una connotazione quasi 'pop' che tra i puristi ha raccolto critiche, ma che invece fu una stupenda svolta epocale. A voi che state leggendo ora sembrerebbe che stiamo decretando il funerale di un genere che non ha più nulla da dire, ed un bel R.I.P. si addice per ipotetici artwork tra ossa e lapidi, ma non è così: c'è chi, nel tempo, è riuscito ad uscire dai canoni ed entrare nel nuovo, mantenendo le basi creando sempre lavori anche sorprendenti, si veda ad esempio Lucas Lanthier nella veste Deadfly Ensemble come l'inossidabile Frank The Baptist, ma non solo. Alice In... è una label che negli anni ci ha abituati ad un roster così variegato da non temere paragoni, ma se dobbiamo doverosamente esaltare la sua veggenza nel credere nei Solemn Novena, non possiamo dire altrettanto di "An Eye On You", è scusateci se da chi ha i mezzi e la capacità vogliamo sempre il massimo...
Nicola Tenani
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