Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 103

25-01-2010

BLACK TAPE FOR A BLUE GIRL

"10 Neurotics"

Cover BLACK TAPE FOR A BLUE GIRL

(Projekt/Audioglobe)

Time: (49:20)

Rating : 8

"Halo Star", poi cinque anni di silenzio: questo è l'intervallo che Sam Rosenthal si è riservato prima di tornare sul mercato con un nuovo lavoro, confezionato in casa con la Projekt per il suo gioiello più importante: i Black Tape For A Blue Girl. Un lustro occorso per capire cosa serviva per non cullarsi sugli allori di "Remnants Of A Deeper Purity", lo stesso "Halo Star" e tanti altri album che negli anni (oltre venti, ricordando il debut del 1986 "The Rope") lo hanno consegnato alla storia del goth prima americano, poi mondiale. Una carriera densa nei suoni propositi percorrendo la difficile strada collaterale del non omologarsi, ma vincere elaborando quelle tipiche orchestrazioni rarefatte sature di atmosfere nebbiose, in cui l'elettronica, quando regna, è elaborata ad altissimi livelli di finezza minimale e partecipativa, unito all'intimo e fragile abbandono romantico, negli anni aiutato dalle voci indimenticabili di più singer dall'ugola felice e dal carattere interpretativo. Dopo tanti lavori Mr. Rosenthal sente il bisogno di variare i percorsi mediali (uguale processo in casa Projekt, e non è un caso forse, affrontato da Michael Laird ed il suo 'rimescolare' le carte per gli Unto Ashes) ed il suono, influenzato (o influenzatore) dalle nuove personalità che entrano nel roster della sua label. Katzenjammer Kabarett in primis, teatrali eredi di un post-punk datato ma non del tutto esaurito nel proporre suoni, così come le nuove vie dell'acustica 'dreamy' e shoegaze, frammenti importanti da un nuovo modo di vivere la musica oscura. In "10 Neurotics" tutto ciò trova spazio, ed il fresco esistere dei Black Tape For A Blue Girl, pur continuando l'esplorazione dell'eros (stavolta quello crudo, diretto e fine a sé stesso), perde gli onirismi passati acquistando una diversa concretezza, sensazione peraltro percepita nel parlarvi del promo "Quadranotics - A Sampling Of Songs From 10 Neurotics", antecedente l'uscita di questo full-lenght. Entra in scuderia Brian Viglione, e nel suo temporaneo distacco dai Dresden Dolls seduce Rosenthal offrendogli i mondi prosaici del platealismo gotico, ma solo in "Sailor Boy" il cabaret di "10 Neurotics" è così palese. Piuttosto una teatrale riscoperta dei suoni perduti negli anni in cui Sam iniziava il suo cammino artistico: così "Rotten Zurich Cafe", tra gli arrangiamenti di violino di Gregor Kitzis e la voce di Nicki Jane (entrambi membri del side-project Revue Noir di cui fa parte lo stesso Rosenthal), è simile alle lunari performance dei Bauhaus di "The Spy In The Cab" o dei momenti indimenticabili di "The Sky's Gone Out". Sulla stessa direttrice "Curious, Yet Ashamed", guarda caso con Lucas Lanthier (Cinema Strange e The Deadfly Ensemble, per chi non lo sapesse), che diventa una moderna evocazione del suono tipico del primo Rozz Williams di "Deathwish" o dei Virgin Prunes di "The Moon Looked Down And Laughed". Il classico sound etno-gotico di tante tracce lasciate in passato (in ciò almeno parzialmente eredi dei Dead Can Dance) rivive solo in "Caught By A Stranger", complice la bellissima voce dell'ex-Attrition di Laurie Reade, le partiture di Steve Roach (altro 'puledro' di lusso della scuderia statunitense) e l'apporto dell'amico Michael Laird, seduto nel ritmare il brano alla batteria. "10 Neurotics" è davvero polimorfico, e forse non tutti hanno capito l'elevato valore rappresentativo di un goth che si evolve e non ricicla: in questo l'omaggio indiretto ai suoni tipici di casa Prikosnovénie è una perla di folk etereo nel brano "Tell Me You've Taken Another". Sam si impossessa di un patrimonio di canto tipicamente femminile reso celebre dai Flëur come dalle texane Mirabilis, dai Caprice come da tante altre regine del fatato mondo acustico. "Militärhymne" è invece sublime nel porgersi come marcia funerea, lirica nei cori, affranta nello spirito, tra fiati e cadenze dimesse. Abbiamo dovuto attendere cinque anni, e infine il tempo ci riconsegna Sam Rosenthal sotto un aspetto sicuramente diverso, ma che riesce ancora a stupirci: "10 Neurotics" è un dischetto da scoprire traccia dopo traccia, ascolto dopo ascolto, trovandone l'anima nei testi contenuti nel libretto del bellissimo digibook. Raffinato nella cover eroticamente diafana: acquistatelo senza soffermarvi troppo su quel che dicono quei detrattori che vorrebbero Black Tape For A Blue Girl sempre simile a sé stesso o che, troppo sbrigativamente, etichettano "10 Neurotics" come un semplice lavoro di neo-dark cabaret, attribuendo un ruolo eccessivo alla presenza di Viglione. Le radici di questo album sono lontane nel tempo, in anni in cui i 'mostri sacri' del dark brillavano e Sam muoveva i primi passi nel panorama underground. Questo 'manufatto' lo riallinea a quella schiera di colossi a cui Rosenthal appartiene ora più che mai, guadagnandosi sul campo gli allori, lavorando da anni per far sì che la musica che abbiamo possa sempre disporre di una torre di vedetta anche oltreoceano...

Nicola Tenani

 

http://www.blacktapeforabluegirl.com/

http://www.projekt.com/