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Room 103

26-01-2009

OPERA MULTI STEEL

"Cathédrale"

Cover OPERA MULTI  STEEL

(Infrastition)

Time: (54:28)

Rating : 7

Come altre band nate negli anni '80, gli Opera Multi Steel hanno subito una 'invasione' inglese così forte e rivoluzionaria pagando lo scotto dell'anonimato, almeno per ciò che riguarda il primo periodo della loro produzione artistica. La Infrastition, che della musica di casa ne fa un motivo di orgoglio, come è già successo nel caso di "3" dei Charles De Goal, propone in veste digitale l'LP di debutto del trio transalpino. Questo è motivo di grande interesse documentale: dare la possibilità a nuove generazioni, e non solo, di comporre quell'immenso puzzle storico è fondamentale per capire l'evoluzione di una musica che, nascendo in terra d'Albione, ha avuto differenti sviluppi in più territori europei. Pensando poi che la coldwave è un patrimonio tipicamente francese, l'importanza di questo dischetto non è relativa, anzi, ed avere ben chiara l'origine di questo piccolo ma indicativo movimento ha un valore ragguardevole. Forse alcuni palati raffinati hanno conosciuto gli OMS proprio grazie a quella veste cold simile a tante proposte d'oltralpe (Collection D'Arnell-Andrea, Baroque Bordello, Clair Obscure, Norma Loy ed altri), e "Cathédrale" appartiene al primissimo periodo artistico, quello di metà anni '80 in cui i gruppi si sbizzarrivano su tastiere analogiche che oggigiorno fanno sorridere per la loro graziosa e pionieristica valenza. Vengono da lontano gli OMS, e delle loro recenti e diverse forme artistiche ci occuperemo prossimamente; ora, però, focalizziamo l'attenzione su questo album datato 1985 e digitalizzato nel 2007 dalla label francese. Nulla è cambiato rispetto alla veste originale del vinile: la cover è infatti identica, tolto un fiocchetto rosa nell'angolo del digipack, così vezzoso nel suo essere couture! Tutte le dieci tracce originali sono contenute anche nella nuova versione, con l'aggiunta in questo caso di quattro canzoni ripescate dal 12" d'esordio "Rien" (1984) e di quattro video d'annata. Un'opera di tutto rispetto, quindi, e dalla grande valenza memoriale. Cosa si può aspettare chi, incuriosito, volesse avvicinarsi al trio francese partendo proprio con questo dischetto? Sicuramente una musica tipica degli anni di riferimento, allegra e fedele nel suo proporsi in chiave techno-pop, tra ricordi di OMD o Plastic Bertrand, certo non così banale ma assimilabile al medesimo campo d'azione. Le tastiere prevalgono in tutte le canzoni: Yamaha e Casio la fanno da padrone, ed è divertente rivivere dopo un ventennio quei suoni allora un po' snobbati (troppo presi dalle novità che, germinando in Inghilterra, eccitavano il resto d'Europa durante la nascita di un'epopea darkwave così coinvolgente). A volte il basso, suonato da Franck Lopez (uno degli pseudonimi di un musicista attivo anche coi 3 Cold Men, gli O Quam Tristis ed i Collection D'Arnell-Andrea), s'insinua delicatamente tra le note analogiche, e in quei casi la musica si oscura mantenendo comunque la tipicità di suono; la voce dello stesso Franck s'interseca poi con quella di Patrick Robin e coi piccoli inserti femminili di Catherine Marie. Questo è il nucleo fondante degli Opera Multi Steel e, a parte l'innesto di Eric Milhiet come elemento aggiunto alla programmazione e alla chitarra elettrica, rimarrà costante negli anni, nelle sue varie evoluzioni, ma ne parleremo a tempo debito... "Cathédrale" si ascolta con attenzione in tutta la sua durata, senza bisogno di soffermarsi sui singoli episodi, poiché sostanzialmente tutti allineati su un'unica linea sonora. Ciò non vuol dire che i brani siano gli uni uguali agli altri, bensì che, come pietre simili tra loro, essi formino un pavé che rappresenta la totalità di un'opera a suo modo compatta. Lo stile si mantiene sempre vicino a binari dance d'immediato fascino, con brani ben arrangiati: accattivanti sin dal primo ascolto l'opener "Du Son Des Cloches", "Empire" e "Piscine À Tokio", o ancora, nella parte dedicata all'EP d'esordio, "Fêtes Komité". Nota a margine: il titolo dell'album è una dedica alla stupenda cattedrale in stile gotico-francese di Bourges, città natale dei membri fondatori degli Opera Multi Steel.

Nicola Tenani

 

http://pagesperso-orange.fr/opera.multi.steel/

http://www.infrastition.com/