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04-02-2007
GIRLS UNDER GLASS
Avere vent'anni (di carriera alle spalle)...
di Roberto Alessandro Filippozzi
Di realtà longeve, bene o male, se ne trovano un po' in tutti i settori musicali, dalla techno fino al metal, ma non tutti possono vantare un ventennio di carriera trascorso sempre ai vertici della propria scena musicale. Fra quelli che possono fregiarsi di una simile esperienza ci sono sicuramente i Girls Under Glass, capaci di collocarsi al top della scena gothic dall'86 ad oggi non tanto per le mere vendite di dischi, quanto per la parabola artistica conseguita di album in album e per l'abilità nel mettere d'accordo tanto i gothic-fans quanto i seguaci del suono elettronico. Di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima dai giorni che sancivano la fine dei Calling Dead Red Roses e l'inizio del percorso artistico dei GUG, eppure il trio di Amburgo è riuscito non soltanto a tenere alto il livello di ogni sua produzione discografica (incluso il mezzo passo falso con "Firewalker", opera comunque apprezzabile nel suo complesso), ma anche a realizzare i propri lavori migliori in coincidenza con le ultime tre prove sulla lunga distanza: "Equilibrium" (1999), "Minddiver" (2001) e "Zyklus" (2005). Il 2006 è l'anno del ventennale per i GUG, e tale ricorrenza viene degnamente celebrata col DVD "Focus", prodotto perfetto per ripercorrere insieme alla band una carriera importante e ricca di spunti di riflessione, dai primissimi vagiti sino allo show dello scorso anno al celebre WGT di Lipsia. Fra interessanti riflessioni su questi ultimi 20 anni ed uno sguardo ad un futuro che si preannuncia pieno di piacevoli sorprese (dal ritorno dei Cassandra Complex al 'best of & rarities' attualmente in lavorazione), il cordiale e simpatico frontman Volker 'Zaphor' Zacharias risponde con piacere ad un'intervista che è da intendersi come il nostro modesto contributo alle celebrazioni per una band così indiscutibilmente importante e significativa.
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I Girls Under Glass festeggiano 20 anni di attività, traguardo significativo ed importante per qualsiasi band a prescindere dal genere musicale proposto: come ti senti al riguardo?
"Non era definitivamente nei nostri piani andare avanti per un periodo così lungo, è accaduto in maniera naturale. Non abbiamo mai avuto la sensazione di aver già detto tutto quello che avevamo da dire o di aver oltrepassato un'uscita che avremmo dovuto imboccare: continueremo fino a quando saremo motivati, ispirati ed in grado di ottenere buoni risultati. Non vediamo davanti a noi alcuna limitazione, tranne che per i nostri modi personali di vedere le cose."
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Negli ultimi 20 anni siete sempre stati al top della scena gothic, attraendo fans anche dalla frangia electro senza mai incappare in clamorosi scioglimenti o cadute di tono, come è invece accaduto a molti altri gruppi in lassi di tempo decisamente più brevi. Esiste una sorta di 'formula segreta' che ha permesso ai GUG di prosperare nel tempo?
"Mi spiace, ma non conosco una risposta valida alla tua domanda. Penso che la nostra formula-base sia stata il fatto di non aver mai avuto aspettative innaturali, unito ad un ego di gruppo che mai è stato rivolto alle vendite dei dischi, quindi qualsiasi cosa sia successa attorno alla musica è stata per noi solo un indicatore, ma senza alcuna influenza drastica. Ci siamo sforzati di essere il più possibile indipendenti, concentrandoci soltanto sul nostro sviluppo e sulle possibilità: ovviamente abbiamo avuto la nostra ricompensa, pur senza raggiungere il successo conseguito da molti altri colleghi nella scena. C'è sempre stato quel problema per cui la gran parte del pubblico non poteva identificarsi coi GUG, poiché difficilmente riusciva ad immaginare quale fosse l'intero concept dietro alla band: a livello commerciale non è una cosa molto intelligente, ma dal punto di vista artistico è stata una cosa molto interessante che ci ha dato molta forza per continuare. Non so se per te questa cosa ha un senso, ma è come ci sentiamo noi dopo vent'anni."
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Avete scelto di celebrare i 20 anni di attività col DVD "Focus": come valuti, a posteriori, l'intera operazione?
"Ne sono fiero. Mi piace molto il DVD per parecchi motivi, primo fra tutti il fatto che si fregia di un brillante suono surround 5.1 che porta nuovi aspetti nell'intera scena-surround, e questo perché abbiamo scelto una prospettiva differente. Di solito i DVD live col surround portano chi li visiona dal punto di vista del pubblico, mentre noi abbiamo scelto la prospettiva di chi sta sul palco, circondato dagli strumenti: di conseguenza, questo è un VERO suono surround potente e di qualità superba, e secondo me è questa la cosa che eleva 'Focus' al di sopra degli altri DVD live. E poi, naturalmente, abbiamo lavorato moltissimo (circa 6 mesi) per estrapolare il meglio da circa 100 ore di materiale che avevamo collezionato o che ci è stato fornito dai fans; oltre a ciò, abbiamo lavorato su di un documentario che ti può dare un'idea di come tutto sia iniziato, come si sia sviluppato e come sia cambiato: contiene punti di vista molto personali sulle varie cose, e fra tutte le conversazioni e le interviste è stato messo molto materiale video relativo agli argomenti trattati. Penso che il risultato sia molto interessante per parecchi fans e so quanto lavoro è servito per giungere a questo, quindi posso dire che per noi il documentario è importante tanto quanto la sezione live. C'è poi tutta una serie di 'chicche', fra cui videoclip inediti, materiale live raro per lo più ripreso con scadenti videocamere private... qualcosa di più simile ad un bootleg, insomma."
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Il DVD si basa principalmente sul concerto che avete tenuto per l'edizione 2005 del celebre WGT, al quale suppongo abbiate già preso parte in passato: cosa vi ha spinti a preferire questo concerto ad altri che avreste potuto filmare per l'occasione?
"Capisco che tu possa pensare che un gruppo come i GUG abbia suonato più volte al WGT, ma la verità è che ci abbiamo suonato solo un paio di volte, quindi per noi si è trattato di un'occasione speciale, e visto che il festival ci ha dato l'opportunità di esibirci davanti ad un sacco di gente in un posto bellissimo, abbiamo pensato che era il caso di filmare proprio quel concerto."
"Non abbiamo mai avuto la sensazione di aver già detto tutto quello che avevamo da dire o di aver oltrepassato un'uscita che avremmo dovuto imboccare: continueremo fino a quando saremo motivati, ispirati ed in grado di ottenere buoni risultati."
Volker Zacharias
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Fra l'altro, lo show filmato al WGT 2005 non vede al basso Axel Ermes, vostro storico bassista: cosa gli ha impedito di prendere parte al concerto?
"Axel era in tour coi VNV Nation come tecnico del suono in quel periodo, quindi abbiamo dovuto cercarci un rimpiazzo: dopo un po' di ricerche abbiamo trovato Falko, il quale ha sostituito Axel sia al WGT che nella data a Porto (Portogallo). Tuttavia Axel resta il nostro bassista principale, ma nel caso in cui lui riceva un'offerta per curare i suoni in un tour mondiale, allora DEVE farlo, perché è grazie a quel lavoro che campa..."
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Rispetto ai precedenti tour, avete scelto di abbandonare la batteria e di ricorrere a delle basi: pur restando il vostro live-show molto potente ed organico, mi chiedevo cosa vi avesse spinti a fare tale scelta...
"Avevamo registrato il precedente tour e, ascoltando le tracce live, ci siamo resi conto che quel suono era troppo rockeggiante per i GUG: sembravamo solo una specie di rock-band con qualche tastiera in aggiunta, e questo non è ciò che i GUG rappresentano, quindi abbiamo optato per rendere le cose più semplici e ritrovare il nostro bilanciamento. Avere una batteria rock in ogni singolo brano era troppo noioso: GUG ha così tanti diversi colori musicali che abbiamo deciso di fare un tentativo senza la batteria live, ed è stato piuttosto divertente constatare come nessuno si sia mai lamentato per la mancanza di essa. I GUG in questa attuale formazione sono potenti come sempre, ed inoltre in questo modo abbiamo più flessibilità riguardo a cosa fare con ogni canzone."
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Venendo allo show del WGT, ritengo che i momenti salienti siano stati l'esecuzione della celebre cover di Madonna "Frozen" (ormai diventata un classico per i GUG, dopo le lamentele di taluni fans ai tempi della pubblicazione) ed il duetto con Peter Spilles dei Project Pitchfork per la recente hit "Ohne Dich"...
"I due brani da te citati ed 'Erinnerung' sono le uniche tre canzoni dei GUG che hanno goduto della diffusione nei club, quindi sono i pezzi che la gente conosce attraverso le serate trascorse sui dancefloor, ma ciò non significa che prestiamo più attenzione ad essi rispetto agli altri brani. Il vecchio materiale come 'Du Tier', 'Long Forgotten Room' ed 'Humus' ha la medesima importanza: lo show è un unico blocco che comprende tutte le canzoni e tutte le emozioni che possiamo ricreare in 70 minuti. Naturalmente suoniamo le cosiddette 'hit' così come molti classici, ma anche canzoni che non avevamo mai eseguito dal vivo come 'Long Forgotten Room', la quale conserva una grande intensità, nonostante risalga a 20 anni fa. Se solo volessimo provare a far muovere il culo al pubblico e volessimo farlo danzare per tutto il set, suoneremmo una scaletta completamente diversa: ecco perché diamo molta importanza ad ogni singola canzone che eseguiamo sul palco."
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Ricordo che nella nostra precedente intervista mi parlasti di "Firewalker" come di un mezzo passo falso, laddove "Equilibrium" rappresentò invece una sorta di 'rinascita artistica': curioso, quindi, trovare nel vostro live-set due brani estratti da "Firewalker" e nessuno da "Equilibrium"...
"Hmmm... Avevamo già suonato in passato quei due pezzi, ed avevano funzionato: il materiale di 'Firewalker' è decisamente ottimale per dare un che di aggressivo e potente al set, mentre le canzoni di 'Equilibrium' possono facilmente venire sostituite da molte altre cose che abbiamo realizzato. Ecco perché non abbiamo sentito la necessità di eseguire brani da 'Equilibrium', specialmente quando il nostro set è vincolato ai 70 minuti: dobbiamo operare una selezione tra circa 100 brani possibili, il che è sempre complicato..."
"Il tempo corre, le mode temporanee e le tendenze vanno e vengono: noi non siamo mai stati e non saremo mai parte di tutto ciò, quindi i GUG si dissolveranno in pace ed in silenzio, quando sarà il momento..."
Volker Zacharias
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Penso che la forza del vostro live-show stia nella qualità ad ogni livello, dalle luci al suono, dalla presenza scenica all'esecuzione e via dicendo: è solo questione di esperienza, oppure voi avete realmente qualcosa in più degli altri?
"Direi proprio di no: penso che ci siano un sacco di band che sul palco sono migliori di noi, ma per qualche ragione sia al WGT che nei concerti seguenti le cose fra noi hanno funzionato alla perfezione. Penso che con 'Zyklus' abbiamo riconosciuto qual è il nostro posto: quest'album abbraccia ogni aspetto dei GUG e per qualche motivo sappiamo cosa vogliamo fare sul palco, e credo che la gente possa percepire questa rinnovata confidenza con noi stessi quando ci esibiamo live. Stare sul palco è una sensazione bella e potente: ricordo tempi in cui suonare live era molto meno divertente, ma al WGT eravamo decisamente sulla giusta linea d'onda."
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Venendo al documentario "Focus", penso che non avreste potuto fare un lavoro più completo ed esaustivo in soli 45 minuti, poiché si va dagli esordi fino alle registrazioni di "Zyklus": ne siete soddisfatti?
"Oh sì, definitivamente. Il documentario dà una buonissima impressione della band e dei suoi componenti, nonché del lavoro in studio, del divertimento e delle discussioni che ci sono tra noi. Ti fa capire come lavorare ad un disco sia un misto fra i due rovesci della medaglia: ci si diverte e si è creativi, ma a volte c'è disappunto perché non ci si ritrova con certe canzoni o idee, ed alla fine il documentario fornisce un'ottima istantanea dei GUG nelle varie situazioni."
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Gli unici due clip inclusi sono quelli per "In The Heat" e "Lucky", brani assai datati; sarebbe stato interessante includere materiale video più recente, e mi chiedevo perché ciò non sia avvenuto...
"Il fatto è che, anche se potrà sembrarti incredibile o strano, non abbiamo mai registrato alcun altro videoclip oltre ai due inclusi nel DVD: quello che hai visto è l'unico materiale video esistente, triste ma vero..."
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Nel DVD troviamo anche 5 live-clips, fra i quali ho apprezzato molto la performance acustica con "Protean Dreams": tale brano è stato estrapolato dall'unico show acustico della vostra carriera (tenutosi nel 2000), e mi chiedevo perché non avete mai concesso un bis in tal senso...
"Era solo un progetto: il risultato fu buono, ma non troppo convincente. Personalmente non sono un grande ammiratore dei set acustici in generale, quindi direi che si è trattato semplicemente di un regalo speciale per un certo numero di persone che ci avevano richiesto un concerto speciale. Preferisco spaccare il culo sul palco..."
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In 20 anni di carriera non vi siete ancora potuti esibire in Italia, quindi il DVD rappresenterà di certo un bel regalo per i vostri fans italiani: cosa vorresti comunicare loro attraverso la visione di "Focus"?
"Che posso dire? Chiedete ai vostri promoter locali di organizzare qualche bel concerto coi GUG (ridendo, nda)! Al momento stiamo lavorando su di un 'Best Of & Rarities', dopodiché ci prenderemo un anno di pausa, quindi non sarà possibile vederci suonare live nel 2007, anche se terremo in considerazione un'eventuale proposta per suonare in Italia, qualora qualcuno si volesse fare avanti."
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Ora vorrei chiederti di provare a metterti nei panni dello spettatore, smettendo quelli di musicista coinvolto attivamente, e di stilare un giudizio 'esterno' su "Focus".
"Se lo paragono agli altri DVD live che conosco, direi che quello dei GUG vive principalmente attorno al suo suono surround unico; mi dà inoltre una buona impressione riguardo a che tipo di persone sono i membri della band e su come si svolge il loro lavoro in studio, dal vivo etc... In sintesi, trovo che sia il modo migliore per presentare la band attraverso le immagini a chi ancora non la conosce."
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Abbiamo accennato prima ad un 'best of' di prossima pubblicazione, quindi vorrei chiederti di riassumerci le prossime mosse dei GUG...
"Come dicevo prima stiamo lavorando ad 'Exitus Due', un doppio album che includerà i migliori brani dei nostri ultimi 12 anni più altro materiale composto da inediti, remix ed anche qualcosa di completamente nuovo, anche se NON si tratterà assolutamente di un nuovo album nel senso comune del termine. Dopo aver completato questa raccolta ci prenderemo una lunga pausa, semplicemente perché sentiamo di averne bisogno, quindi non ci sono altri progetti per il 2007; tra circa un anno ci incontreremo e vedremo come ognuno di noi si sentirà riguardo al prosieguo coi GUG. Personalmente parlando, userò questa pausa per rianimare i Cassandra Complex assieme al mio amico Rodney Orpheus: entrambi sentiamo che è un buon momento per ricominciare insieme, un buon momento per il vero cyberpunk."
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Con 20 anni di esperienza alle spalle, qual è la lezione più importante che hai appreso stando a contatto col music-biz e cosa ti sentiresti di consigliare ad un gruppo che muove i suoi primi passi?
"Roberto, in 20 anni chiunque impara più di una o due lezioni nella vita (direi proprio di sì! nda)! Con ogni disco, ogni concerto ed ogni tour abbiamo imparato delle lezioni, positive o negative che siano state: abbiamo appreso come fare le cose nel modo giusto ed imparato come farle nel modo sbagliato. Abbiamo imparato che gli artisti non dovrebbero forzare le cose per ottenere certi risultati, bensì lasciar fluire il tutto in modo più naturale per giungere a qualcosa che sia autentico e reale. Abbiamo imparato come funzionano le cose con internet e senza internet, con i masterizzatori CD e senza di essi. Abbiamo sperimentato tanto la potenza della pura propaganda fatta di persona quanto il mondo globalizzato di internet ed il costante annientamento del mercato musicale. Il mondo e la vita in generale sono così drasticamente cambiati negli ultimi 20 anni che pare sia tutto come una specie di viaggio in cui nessuno sa dove finirà..."
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Sia che vi sciogliate domani stesso o che andiate avanti per altri 20 anni, sicuramente avete lasciato un segno concreto nella scena 'gothic' e nella storia della musica, e sicuramente un certo numero di persone non mancherà di celebrare nome dei GUG per molti anni a venire: come ti senti al riguardo?
"Questa è certamente una bella sensazione, ma sono anche conscio del fatto che a seguito dello scioglimento dei GUG, un anno dopo non fregherebbe più nulla di noi a nessuno (non ne sarei troppo sicuro... nda). Il tempo corre, le mode temporanee e le tendenze vanno e vengono: noi non siamo mai stati e non saremo mai parte di tutto ciò, quindi i GUG si dissolveranno in pace ed in silenzio, quando sarà il momento..."
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