04-08-2008
KLOQ
"Move Forward"
(Out Of Line/Audioglobe)
Time: (63:23)
Rating : 9
Se lo scorso anno il singolo "We're Just Physical" aveva sancito il gradito ritorno sulle scene di Oz Morsley, questo "Move Forward" ci consegna uno dei migliori dischi usciti da gennaio fino ad oggi, che sicuramente troverà il suo spazio in molte playlist di fine anno. Oz è un personaggio cresciuto negli eighties con Cabaret Voltaire, Nitzer Ebb e Front Line Assembly, ma cominciamo ad avere sue notizie solo dagli anni novanta, quando con il suo progetto Empirion remixò gente del calibro di Front 242 e Prodigy. Terminata questa esperienza (ma lui è restato sempre attivo nel giro techno/alternative) eccolo di nuovo qui, in forma strepitosa, con questo gioiello di elettronica pura, moderna, vibrante e comunque lontana dall'approccio 'fisico' dell'EBM vera e propria. Ma ricordiamo che nel disco è ospite Douglas McCarthy (Nitzer Ebb), che rende l'opener "You Never Know" un pezzo da tramandare ai posteri, per non parlare di "I Never Said", pezzo avvolgente, carico di adrenalina, uno dei migliori brani electro mai ascoltati negli ultimi anni! Su questa scia si inseriscono la già conosciuta "We're Just Physical" (lo zampino di Douglas è presente anche qui), la title-track e l'ottima "Connecting", che ha nel groove il suo punto vincente. Stupiscono anche i momenti più danceable ("Ibiza": un titolo, un programma! Ed è un brano degli Amnesia datato 1988...) e le atmosfere cupe della notevole "Kloq Film 1", dove a farla da padrona è la voce femminile. Incredibile ed irriconoscibile la cover di "Lucky Star" di Madonna, completamente decostruita e qui cantata con il vocoder... assolutamente geniale, ma se non avessi avuto il booklet con le informazioni e se non avessi letto che l'autore del brano originale è una certa Miss Ciccone, non avrei mai potuto immaginare questo! "Move Forward" è un acquisto obbligatorio, un disco ottimo per l'ascolto casalingo ma anche perfetto per il dancefloor più raffinato, un album superiore per giunta al pur buonissimo "Into The Night" di Fixmer/McCarthy, altro esempio di eleganza elettronica a trecentosessanta gradi. Ma questo disco è di un altro mondo: grandissimo Kloq!
Chemnitz