14-07-2008
PROSPERO
"Folie À Deux (The Elements & The Madness)"
(Artoffact/Audioglobe)
Time: (57:59)
Rating : 7.5
Abbiamo dovuto attendere circa 3 anni e mezzo per rivedere all'opera il progetto del canadese Wade Anderson, dopo le buone cose espresse sul finire del 2004 col doppio album "Spreading The Infection" (che seguiva a ruota il limitatissimo CDr del 2003 "A Storm Is Coming"), ed oggi finalmente ritroviamo Prospero accasato presso la quotata Artoffact, per un sodalizio che si apre con una bizzarra release a metà fra l'album vero e proprio e l'EP. L'esplicito titolo 'follia a due' si riferisce al prezioso rapporto tra Wade e la consorte Beth, il cui apporto umano pare essersi rivelato fondamentale per la riuscita di un lavoro così complesso, figlio di una mente che sa spaziare nei meandri del rhythmic noise, della tribal-electro e delle declinazioni electro-industrial ponendo ben pochi limiti alla propria creatività. Creatività che, almeno per quanto attiene alla sezione 'The Elements', trova le sue radici anche nello psicofarmaco antidepressivo Effexor RX, come Wade stesso ci svela nelle note del booklet: ne scaturisce una prima parte - composta di quattro brani che rappresentano altrettanti elementi - devota più che mai alle scorribande tribali, dove Prospero si presenta in solitaria, senza le consuete collaborazioni. "Turbulent (Air)" è puro suono tribale, con tanto di tribù danzante e cantante, mentre "Tainted (Earth)" mescola meglio input tribali ed elettronica, spingendo verso lidi industrialoidi; alla stregua di quest'ultima risultano essere anche l'ipnotica "Tepid (Water)" e la più intensa e trascinante "Tribal (Fire)", per una prima parte senza dubbio curiosa e riuscita. La sezione 'The Madness' vive di ben altre suggestioni, come dimostra la muscolare "Protection And Precaution", ripresa da una compilation di un paio d'anni fa; viene poi omaggiato il progetto di culto Malhavoc, segnatamente con un'apprezzabile cover di "Discipline" cantata dalla mediocre - ma stavolta funzionale all'esito voluto - Jennifer Parkin (Ayria), mentre "Techno Zombies" è un titolo che ci dice molto su di un brano paranoico ed ossessivo come solo certa techno sa essere. Il 'trance mix' di "The World That I See" (ripresa dal CDr d'esordio), più che trance, suona come un parto incazzato dei Ministry più biechi, ed anche la manipolazione di Terrorfakt per "Let The Planet Burn" (da "Spreading The Infection") suona martellante e furiosa, esaltata nel suo impeto dai cantati aggressivi di Tyler Newman dei Battery Cage; si chiude con la title-track, bizzarro brano che vanta lo spoken-word di It-Clings, ma che include purtroppo il solito abusatissimo campionamento del 'texano con la faccia da scemotto', il che equivale ormai allo sparare sulla Croce Rossa... A parte questo, il lavoro di Wade Anderson si conferma interessante e ricco di spunti creativi assai meno convenzionali rispetto a larga parte della concorrenza: inutile dire, quindi, che vale la pena scoprire cos'abbia inteso combinare Prospero in questi ultimi anni...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.sub-session.com/prospero/