10-06-2008
PROSPECTIVE
"The Dark Side Of Life"
(Fire!Zone)
Time: (50:31)
Rating : 4
Che la Germania abbia dato i natali a moltissime fra le migliori formazioni di musica oscura è cosa risaputa, ma c'è sempre il rovescio della medaglia, che nella fattispecie consiste nel proliferare di gruppi acerbi, mediocri ed in generale non adeguatamente pronti ad affrontare il mercato discografico. È il caso di questo duo, tedesco per l'appunto, che giunge al sospirato debutto grazie alle attenzioni della Fire!Zone, etichetta non certo nota per averci regalato chissà quali perle in passato... Carola Müller (voce, già collaboratrice di Wynardtage nel recente passato) e Marco Thomaschewski (synth) esordiscono all'insegna dei più logori cliché dell'elettronica oscura, a partire dal titolo scelto per l'album, passando per la veste grafica, per il look pacchiano e per i testi sino alla musica, che è quanto di meno originale e/o innovativo si possa sentire oggigiorno... Trattasi sostanzialmente di una sorta di dark-electro priva di mordente, vagamente distorta (ma lontana dagli eccessi dell'harsh-electro), fornita di una produzione da demo di basso profilo e totalmente incapace di proporre una qualche soluzione che non si sia già udita altrove almeno un milione di volte, a partire dal miliardesimo sample della voce di Bush posto in apertura... Canzoni rigide e scadenti in prevalenza ritmate, minate da soluzioni di una banalità imbarazzante (sia ritmiche che melodiche) e dalla tipica cassa dritta come un palo della luce, ma soprattutto affossate dalla voce di Carola, a dir poco priva della benché minima grazia femminea e spesso persino stonata, segno di come le velleità superino di gran lungo le capacità nel caso dei Prospective... Si risollevano almeno in parte dalla mediocrità generale "Angel Dust", sempre ritmata ma giocata su vocals meno sforzate e passaggi più pacati, e la conclusiva "Path Of Life", song decisamente più lenta e suadente in cui Carola fornisce una prestazione un tantino più all'altezza della situazione, sebbene per lei la strada verso dei risultati anche solo accettabili sia ancora lunga; da bocciare in toto il resto, sia per quanto riguarda i momenti più danceable (assolutamente incapaci di coinvolgere), sia per quanto attiene a quella "Guardian Light" che, tra rulli 'marziali' e melodie zuccherose, riesce solo a farsi detestare per quanto suona finta... Tutto da rifare, dunque, per un duo che sin qui ha dimostrato solamente di non possedere né capacità pratiche né talento, e che difficilmente - salvo totali stravolgimenti a tutti i livelli - riuscirà mai a dire qualcosa di interessante senza aver prima fatto tabula rasa di quanto 'impostato' sin qui.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/prospectivemusic
http://www.firezone-records.com/