10-03-2008
SEVERE ILLUSION
"Armed Evolution"
(Advoxya Records)
Time: (61:11)
Rating : 7.5
Dopo aver recuperato in sede di recensione il validissimo terzo album del duo svedese "Shortcut To Civilization", datato 2006, torniamo a parlare delle gesta artistiche di Fredrik Djurfeldt ed Ulf Lundblad, segnatamente con quella che rappresenta l'ultima fatica rilasciata a nome Severe Illusion, ossia l'EP "Armed Evolution", uscito lo scorso settembre per l'ungherese Advoxya. Un EP decisamente corposo (supera infatti l'ora di durata) che parte benissimo con due nuovi brani: "I Wish I Was Dead" è pura EBM asciutta e dai suoni acidi, ben corredata dalle fatidiche vocals ferali e distorte di Fredrik, dal classico sostrato industrial e dalla tipica bassline solida ed incisiva, mentre "And Some Other Dead Stuff" si presenta più dinamica, snella e ragionata, ed evidenzia la ricercatezza nella scelta dei suoni tipica dei Nostri. È poi un vero piacere imbattersi in una nuova versione targata 2007 di "Trust", piccola perla di EBM malvagia e dirompente ripresa dal primo full-length "Discipline Is Reward Enough" (2003) e qui splendidamente aggiornata, seguita da una "All My Friends Are Dead" ancor più quadrata, esaltata oltremodo dalla bassline dinamica e dagli ottimi suoni. Decisamente godibile per la capacità di delineare atmosfere suggestive e per gli eccellenti suoni è "She Ran Away", curiosamente memore di certe intuizioni della superlativa Yendri; bene anche l'extended re-edit della succitata "And Some Other Dead Stuff", ancor più intenso e nuovamente foriero di suoni d'alta classe. Di qui in poi si apre la sezione remix, inaugurata dalla buona prova dei The Pain Machinery per "I Wish I Was Dead", resa piacevolmente caotica con stile, mentre sono ben in tre a cimentarsi con "And Some Other Dead Stuff": Thirteenth Exile offrono una versione solida e pulsante, Mulphia spinge maggiormente verso ritmiche adatte ai club e Caustic infonde ruvidezza e cattiveria al brano, ed infine si può essere soddisfatti di tutte e tre le riletture. La hit "Trust" subisce ancora il trattamento degli Spetsnaz, che ne esaltano i connotati EBM e spingono verso un club mix ossessivo ed efficace, e di Barrikad, al quale spetta il compito di rendere più caotico il brano, ed anche qui entrambi i risultato non deludono le aspettative. Chiusura piuttosto stramba con la concettualmente curiosa "Eight Minutes Is A Long Time", bizzarro 'brano' a base di samples vocali e rumori industrialoidi. Un'altra buona prova per uno dei nomi più ingiustamente sottovalutati nell'ottimo panorama elettronico svedese: anche stavolta i Severe Illusion hanno convinto, non solo con l'alto livello del materiale inedito, ma anche con delle nuove versioni e dei remix che, per una volta tanto, non puzzano mai di meri riempitivi. Onore al merito, acquisto consigliato.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.severeillusion.com/
http://www.advoxya-records.com/