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Room 102

09-07-2023

FRACTAL

"Antidote"

Cover FRACTAL

(Aliens Production)

Time: CD (47:07)

Rating : 8

L'EP digitale "At The End Of Humanity", uscito lo scorso 8 dicembre, aveva già detto molto riguardo la svolta in atto nel sound del polacco Tomasz Lukowicz e del suo progetto Fractal, in particolar modo coi due brani (uno in differente versione) che ritroviamo nell'atteso nuovo full-length, secondo nel formato fisico del CD (un essenziale digipack stampato in 100 esemplari). Le pregevoli e filmiche trame IDM, ampiamente apprezzate nell'altro CD "Hologram" ed in diverse uscite digitali, restano una parte importante del suono di Fractal, ma passano in minoranza (tre su dieci) nelle tracce del nuovo lavoro, che piega invece con forza verso quell'EBM minacciosa, scura e austera tipica di fine '80/primi 90s, interpretata superbamente e con tanto di notevole prova vocale da Tomasz. La stessa etichetta consiglia apertamente l'album ai fans di Front Line Assembly, Haujobb et similia, ed è chiaro già dalla doppietta iniziale "Drowing Promises"/"Sleepy Android" come sia quella la scuola di riferimento, con carismatiche vocals abilmente distorte, synth che disegnano linee melodiche ariose e ritmiche pulsanti dal groove squisitamente fisico. Dello stesso avvincente tenore si rivelano la già nota "Release Me" (minacciosa e con un eccellente intreccio vocale), la drammatica "Paralyzed", la penetrante e abrasiva "Awakening", la più leggera (ma comunque apprezzabile) "Vision Of The End" e l'altrettanto nota "Leaving A Dead Planet", quest'ultima rivista in un 'Predator mix' saggiamente irrobustito da massicce dosi di chitarra distorta. I momenti filmici, memori di ciò che sin qui era stato, si attestano tutti su alti livelli, confermando la propria importanza: "Unbending Time" è solenne downtempo dai bei ricami melodici, laddove sono i samples ad esaltare la pulsante e industriale "Erased Memories", mentre l'atto finale "Hope Dies Last" danza su gustose derive cosmiche, prima di innestare una ritmica stavolta più pacata che conduce all'uscita. Sfruttando intelligentemente, sapientemente e con raro buon gusto stilemi ampiamente codificati, Tomasz interpreta come un navigato professionista una scuola musicale cui rende onore attraverso un lavoro solido, efficace, incisivo, compatto e credibile, alimentando legittimamente alte aspettative per il futuro con questa importante, coraggiosa e riuscita svolta. Onore a lui, ad un disco di valore ed a quell'ammirevole Aliens Production il cui lavoro è sempre prezioso ed assolutamente encomiabile.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://soundcloud.com/fractal-1

https://aliensproduction.bandcamp.com/