18-06-2023
V.A.
"Industrial Sounds From Underground"
(Aliens Production)
Time: CD (76:39)
Rating : 8
Etichetta mai banale e per molti versi straordinaria, la slovacca AP mantiene standard elevati anche con le sue sporadiche compilation, che presentano sempre ampi motivi d'interesse per i cultori della materia elettronica più raffinata, cinematica e ricercata fra IDM, electro, ambient ed industrial. Non fa eccezione "Industrial Sounds From Underground", che nella sua essenziale confezione digipack ci presenta sedici tracce (diciotto nella versione download, con scaletta differente) per altrettanti nomi più o meno noti nella scena, fra act già appartenuti o appartenenti al roster della AP ed altri attentamente selezionati fra le proposte più interessanti di quello sconfinato sottobosco underground cui fa riferimento il titolo scelto. Ma la cosa che più rende appetibile la compilation è la completa esclusività delle tracce incluse, fra le quali peraltro figurano solo un paio di remix e poche versioni alternative o rielaborate di brani già pubblicati, mentre il grosso dei quasi 77 minuti di musica verte su pezzi interamente inediti. Ovviamente non manca un'ampia rappresentanza del roster della label produttrice, come Triode (ottima la versione 'reverse' di "Inside", cupa, ambientale e tagliente), Jash Teua, Nadragea, Morbid Fancy, Disharmony (inconfondibile il fascino drammatico dei padroni di casa con la versione 'reverse' di "Mindhunter"), Human Vault e Tokee. Tutti nomi tutt'altro che nuovi per chi ci segue, che si integrano benissimo con gli altri progetti convocati per l'occasione, dai longevi KIFOTH all'esordiente assoluto Kryotronic (con l'ottima "Mortified Things", electro-industrial/EBM di scuola primi 90s come tanto piace a diversi nomi di casa AP), e fra questi lasciano il segno in particolare AkMD (ben remixato da Jihad), i redivivi Mortal Constraint (con la filmica e raffinata "Sphere") e gli a noi ben noti Synta[XE]rror ("XE_06-09" è squisitamente sottile e melodica, fra le mille abrasioni ritmiche). Bene anche gli altri partecipanti, da Calm-T ad Holon, passando per Bicker (solido e ad un passo dal synthpop con notevole accessibilità) e Drifting In Silence, in un compendio che funziona come e meglio di tanti album, grazie ad una evidente affinità nel trattare la materia elettronica sia da parte degli act tipicamente strumentali, sia da parte di quei progetti completi di vocals e più vicini alla forma-canzone. Tanto materiale esclusivo e di sicura qualità in una compilation che, oltre a proporre e far scoprire nuovi interessanti nomi, ha tutto quel che serve per allietare quegli audiofili appassionati di elettronica dai suoni fascinosi e dai dettagli ricercati, che proprio nella AP troveranno sempre un punto di riferimento.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://aliensproduction.bandcamp.com/
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