10-01-2008
DISHARMONY
"Malignant Shields"
(Aliens Production)
Time: (58:33)
Rating : 8.5
Il duo slovacco Disharmony, composto da quei Ryby e Lord Sauron che sono anche protagonisti col progetto Oxyd, giunge al ragguardevole traguardo della quinta release ufficiale in soli cinque anni (la seconda per la Aliens Production, label gestita proprio dai due musicisti in questione) con questo nuovo full-length, edito in confezione mini-DVD e limitato a sole 550 copie. Dei due progetti di Ryby e Lord Sauron è sicuramente questo ad essere il più importante, non solo per numero di uscite (Oxyd si ferma a quota tre, incluso il lavoro in combutta con Sumad "Mysterious Places Of Dead Souls" pubblicato dall'ottima label nostrana Ars Benevola Mater), ma anche e soprattutto in virtù di un sound estremamente interessante che, col passare del tempo e con l'accumulo di esperienza, ha fatto segnare progressi costanti e significativi. "Malignant Shields" è in pratica il terzo vero album per il duo ("Zoomer" ed "XFrames" somigliano infatti più a dei maxi-EP), il quale non sfugge alla regola non scritta che, nella maggioranza dei casi, fa coincidere la realizzazione della terza prova col conseguimento di una maggiore ed evidente maturità artistica: i Nostri, infatti, si ripresentano al pubblico col loro ormai caratteristico sound in bilico fra harsh-electro, IDM, ambient ed industrial, ma smussano ogni spigolo del recente passato iniettando massicce dosi di linfa chillout e downtempo, levigando a dovere suoni e ritmi. Ne scaturisce un'opera più pacata, riflessiva, melodica ed avvolgente, ma non priva di forza e del mordente già evidenziato in passato dalla band: la raffinatezza e la funzionalità delle linee melodiche, dei ritmi e degli arrangiamenti (questi ultimi davvero impeccabili) si fondono alla perfezione con vocals ruvide e cattive, mixate a dovere per non sovrastare le trame strumentali (come Velvet Acid Christ insegna), ma a colpire maggiormente è la rinnovata capacità del duo nel catturare al meglio le atmosfere, siano esse oscure, serpeggianti, minacciose, plumbee, notturne o eteree, in una maniera che a tratti ricorda i Das Ich più criptici e cupi di "Morgue" e "Das Innere Ich" (sebbene con modalità ben differenti, specie per quanto concerne le parti vocali). Il duo riesce a delineare con grande semplicità i tratti salienti delle proprie composizioni curando alla perfezione anche i dettagli, quasi come farebbe un abile pittore, ma un tale sfoggio di classe e di raffinatezza compositiva non deve indurre in errore: Ryby e Lord Sauron sono ancora in grado di sfoderare ritmiche di grande intensità e groove coinvolgenti, così come i suoni si mantengono graffianti al punto giusto, e paradossalmente tutto ciò riesce loro ancor meglio di quando era l'intero sound ad essere più ruvido, a testimonianza di come la loro maturazione artistica sia tangibile a tutti i livelli. Dalla splendida opener "Drops Of Dust" (esemplificativa delle rinnovate abilità dei Nostri) al tragico e sontuoso requiem conclusivo "Out Of Time", non troverete un solo brano che non sia valsa la pena ascoltare: con questa nuova opera il duo slovacco ha finalmente spiccato il volo, e cotanta bravura potrà mietere molte vittime tanto fra i seguaci dell'harsh-electro quanto fra chi si diletta con generi quali IDM, ambient, chillout, downtempo ed elettronica in generale. Un lavoro simile non deve passare inosservato anzitutto per la ventata di novità che porta in un panorama asfittico come quello 'harsh', e poi perché il capolavoro è dietro l'angolo: basterà infatti portare avanti la propria fisiologica crescita lavorando su di una maggior caratterizzazione delle singole canzoni per farne dei veri e propri gioielli, ed i Disharmony sembrano proprio avere le carte in regola per riuscire nell'impresa. Noi vi abbiamo avvertiti...
Roberto Alessandro Filippozzi