03-09-2022
DÜSSELDORF
"Amok"
(Zoharum)
Time: CD (44:29)
Rating : 6.5
Veri e propri pionieri della scena EBM polacca, i Düsseldorf fissano su cassetta i primi vagiti sul finire degli anni '80, ma è solo nella seconda decade del nuovo millennio che diverso materiale viene ufficialmente recuperato (soprattutto grazie ad un paio di compilation). Del trio che fu resta solo il leader Tom Axer (al secolo Adam Radecki, ai synth ed alla voce), che trova in Jacek Sokolowski (da noi già incontrato nelle vesti di Rigor Mortiss) l'inatteso sodale ideale, avendo questi portato in seno al progetto una vera e propria batteria che stravolge non poco l'assetto ritmico, fornendo un taglio più organico all'insieme. Quattro le tracce in studio incluse nel bel digipack a sei pannelli (limitato a 300 esemplari): apre "Ockham's Razor", dark-electro pulsante ed inquieta che pone subito l'accento sull'intensità, laddove il groove si fa più "grasso" e rock in "A Curse", prima di assumere contorni "urbani" ossessivi; bene l'electro ariosa di "Ectoplasm", dove le vocals soffuse si fanno largo in un contesto più concretamente prossimo all'EBM, mentre "Gestalt (part II)" rincara la dose in termini d'intensità, col drumming tambureggiante di Jacek in discreta simbiosi coi synth. Due le tracce live che chiudono l'opera: anzitutto "Ostwall", più cinematica nei suoi richiami synthwave ottantiani, e infine "Power Of The People", il cui groove più scarno e collegato alla primeva EBM deflagra in un finale ritmicamente intenso. Il nuovo assetto dell'act polacco getta basi interessanti, ma senza dubbio da perfezionare apportando maggior concretezza e sostanza, per non rischiare di restare impigliati in quella sorta di "effetto jam session" che, assieme a delle vocals non abbastanza funzionali e ad una produzione da ricalibrare, limita il potenziale di Düsseldorf.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://dsseldorf.bandcamp.com/