12-09-2021
INSTANS
"Trans Sector Hyperdrive"
(Advoxya)
Time: CD (59:26)
Rating : 7.5
Dopo un'attesa durata quattro anni e mezzo torna finalmente anche Instans, fra i più attivi side-project dello svedese Fredrik Djurfeldt (Severe Illusion, Boar Alarm) assieme ad Analfabetism. Come sempre è l'ungherese Advoxya ad occuparsi della pubblicazione, stavolta in un essenziale digipack, per quello che è il quarto lavoro sulla lunga distanza di un act da sempre fedele a stilemi dark-electro-industrial, che prosegue spedito nel solco di un'elettronica oscura, ferale, minimale, algida, ruvida e serpeggiante, con quell'inconfondibile sapore analogico proprio del background dell'esperto Fredrik. Le cadenze sono per lo più lente, secche ed in linea con l'atmosfera cupa che aleggia da cima a fondo, squarciata da melodie gelide e vocals al vetriolo abilmente distorte, in un lavoro estremamente compatto nella sua ora di durata che non registra particolari cedimenti. Un sound duro, arcigno ed inquietante che il musicista scandinavo elabora con la grande esperienza che lo contraddistingue, senza bisogno di eccessi ritmici di sorta, con picchi di assoluto livello come "Space 1999" (col navigato BORG dei The Juggernauts alla voce) ed il lugubre gioiello oscuro "Varsin Raket". Piace anche quel certo taglio cosmico di taluni brani, senza dubbio figlio di un concept che pare voler sottolineare certe ombre riguardo ai viaggi lunari, aderendo a quella buona pratica del porsi domande e mettere in discussione le cose, che purtroppo tanti reduci dell'epoca d'oro dell'elettronica più oscura paiono non voler più attuare col vigore di un tempo. Come da copione, Fredrik appone il proprio sigillo di qualità sull'ennesima release ben riuscita, che senza dubbio alcuno farà la gioia di chi ha sempre preferito le derive più mortifere, aspre, striscianti e glaciali dell'elettronica oscura.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.advoxya-records.com/