09-12-2019
STAIRWAY MAZE
"Kelevra"
(Aliens Production)
Time: CD (46:10)
Rating : 8.5
Nato solamente nel 2017, Stairway Maze è il progetto con cui il russo Denis Tverdokhleb ha rapidamente conquistato la fiducia di un marchio di qualità come la slovacca Aliens Production, che dapprima ha rilasciato l'EP digitale "Aries" nel maggio dello stesso anno, per poi pubblicare nel mese di ottobre il full-length in CDr "Hollow Spaces" (edito in sole 66 copie e contenente anche i brani del suddetto EP d'esordio). Due uscite degne di nota che avevano dato chiare indicazioni circa le abilità del musicista di Petrozavodsk nel modellare una materia sonora a cavallo fra downtempo, ambient ed IDM, lasciandone intravedere anche lo spiccato gusto melodico. Ma è con "Kelevra", realizzato in digipack in sole 100 copie, che Denis gioca una mano decisiva, imponendo nella scena non soltanto una capacità di arrangiamento ed un gusto nella scelta dei suoni superiori, ma anche e soprattutto un'abilità nel confezionare melodie vincenti decisamente fuori dal comune. Un album capace di danzare agilmente su quel sottile confine che divide IDM e downtempo senza rifarsi a stilemi preconfezionati o a facili soluzioni, andando a definire un quadro strumentale più ampio in cui le canzoni splendono per la qualità di suoni, costruzione e melodie, superando le catalogazioni con stile e carisma in un impianto che ha a cuore determinate propensioni analogiche. Tutte caratteristiche evidenti sin dal principio con la title-track, emblematica anche nella costruzione dei pattern ritmici, tutt'altro che cervellotici o minimali, ed anzi particolarmente solidi ed efficaci, come anche "Helpless" ribadisce con forza. Un gran lavoro ritmico che sfocia nell'IDM in una "X" di grandissima raffinatezza melodica, ma in grado di piegare anche verso gustosissime derive etniche tanto nella conclusiva "Phantoms Of Tiergarten" quanto, soprattutto, in momenti elevati dalla presenza di un soave canto femminile come "Follow The Blind" (corredata da un sample tratto da "V Per Vendetta") e quella "Hail To Barbarians" che è fra i picchi dell'opera. Molto bene anche la melodia magnetica che guida "Frostbite" (comprensiva di un sample dal capolavoro "Shining") ed il groove che anima sia "Subsurface" che la più nervosa "Anomaly", mentre l'altro picco del dischetto è rappresentato da "The Chase", forte di un gran tiro e di melodie a dir poco travolgenti. Un lavoro impeccabile da cima a fondo, costituito da canzoni che non sono mai sterili esercizi di stile o stucchevoli caratterizzazioni atmosferiche, e che, a testimonianza della loro altissima qualità, funzionerebbero a meraviglia anche se interamente corredate da parti vocali: più che abbastanza per sancire l'indiscutibile valore di "Kelevra" ed individuare in Stairway Maze il nuovo nome da seguire con la massima attenzione nel settore dell'elettronica più intelligente e ricca di pathos. Da non perdere.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.facebook.com/iamstairwaymaze/