13-06-2015
DIE BRAUT
"Parricida Perpetuo"
(Advoxya Records)
Time: (79:03)
Rating : 6.5
Dopo tre lavori di lunga durata rilasciati tra il 2008 e il 2011, il duo cileno composto da Cristian Soto Vanelli (musiche) e Katia Figueroa (voce) si è accasato alla corte della Advoxya per tornare in pista con questo corposissimo EP, pubblicato poco meno di un anno fa. Coi tre full-length di cui sopra i Nostri sono riusciti - pur senza rivoluzionare nulla - a costruirsi una buona reputazione in ambito harsh-EBM grazie ad un suono feroce e incisivo che è stato via via rifinito sino a buoni livelli di scrittura ed arrangiamento, con la tipica voce caustica e dilaniante a condurre le danze, sempre preferendo melodie di scuola dark-electro a quei giri techno tanto in voga nella scena. "Parricida Perpetuo" è una solida club-smasher tratta dall'ultimo album "Psychotherapy" (Noitekk, 2011), e per l'occasione viene proposta in ben 13 differenti remix, cui si sommano tre brani inediti. Partendo da questi ultimi, "Soldier Of Pain" tiene fede all'abilità del duo nel creare tracce incalzanti e di buon impatto con tutto quel che serve per furoreggiare nei club, mescolando buone melodie ed una voce davvero tagliente; più variata nel beatwork "Fearless", aperta da un celebre sample tratto dall'immortale pellicola "Shining" e ben divisa fra momenti cadenzati ed un piglio scattante, mentre l'intensa "The Black Bird" evidenzia la passione dei due per la dark-electro, mettendo in atto buone varianti anche a livello vocale. Tre episodi che confermano la crescita qualitativa di un progetto che, al pari dei moltissimi colleghi, dovrà però trovare il coraggio di rompere degli schemi troppo rigidi per compiere il vero e proprio salto di qualità. I 13 remix della title-track, realizzati da altrettanti nomi della scena (compresi taluni label-mates, fra cui i nostri First Black Pope), puntano per lo più a consolidare la veste da club della traccia, e non è un caso che a svettare sul resto siano quelle riletture capaci di guardare oltre il solo battito da pista, come quella rallentata e sofferta di Acylum e quella più cadenzata, drammatica ed orrorifica di A7ie. Per il resto, tanto materiale per i club realizzato come si conviene, e fra gli irriducibili del dancefloor si distinguono Cold Therapy e Terrorkode, capaci di ridefinire con sagacia gli spunti melodici. Aspettando di vedere se col prossimo album gli agguerriti Die Braut riusciranno a compiere l'auspicabile salto di qualità, questo EP soddisferà di certo i seguaci più fedeli del progetto. Realizzato, oltre che nello spartano formato standard, anche in edizione limitata a soli 200 esemplari con annesso vinile 7" bonus a due tracce in confezione apribile.
Roberto Alessandro Filippozzi
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