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Room 102

18-05-2015

BLEEDING CORP.

"Infected Sounds"

Cover BLEEDING CORP.

(Advoxya Records)

Time: (50:09)

Rating : 6

Grazie alle attenzioni dell'ungherese Advoxya giungono al debutto sulla lunga distanza anche i Bleeding Corp., act proveniente dall'Ecuador con all'attivo un demo digitale datato 2011 e l'EP del 2012 "Capital Drunk", rilasciato dalla Engraved Ritual. Passati da duo a trio con l'ingresso in pianta stabile del chitarrista Distord, i Nostri si mostrano più sicuri rispetto alle precedenti prove, anche grazie ad una produzione più solida e corposa, coadiuvata dal mastering di Black Selket (ormai una consuetudine per le recenti uscite targate Advoxya). L'album rifinisce le coordinate già sfoggiate in precedenza, ossia quelle di un'EBM vorticosa e danceable infarcita di melodie di derivazione techno, con in più la chitarra a rimpolpare le trame sulle quali Dae staglia le sue feroci vocals. Se da un lato non manca la volontà di colpire col puro impatto frontale, dall'altro l'album presenta l'annoso - e consueto per questo tipo di sonorità - problema dell'assenza di grosse varianti, preferendo insistere su quell'incessante rabbia in chiave dancefloor che si ritrova in un'infinità di produzioni analoghe. Certo a momenti vorticosi come "Hellbound", "Let The People Bleed", "Ruegos" e via dicendo non manca la ferocia, ed è giusto riconoscere ai Nostri dei concreti miglioramenti in fase di arrangiamento dei brani, anche se si fanno preferire le variazioni sul tema, come la più ragionata "Taste Of Blood" o l'acido e più intrigante strumentale "Electro Fuckin' Musick". Non mancano frangenti dove la band incanala meglio la propria rabbia, come nella furibonda "Live Or Die" (prodiga di autentiche scudisciate soniche), nella nervosa e industrialoide "Murder In The Front Row" e in una "The System" che, col suo riffing tagliente, si rifà con sagacia a certo industrial-metal. La speranza è quella che il combo prenda maggior consapevolezza dei propri mezzi ed intenda diversificare il songwriting con più coraggio, possibilmente sfruttando di più le variabili di una chitarra che merita un ruolo più importante. Act comunque in crescita, con qualche concreta possibilità in più di molti colleghi di riuscire a imbastire qualcosa di valido.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://bleedingcorp.bandcamp.com/

http://www.advoxya-records.com/