Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 102

08-03-2015

MACHINECODE

"Samurai"

Cover MACHINECODE

(Ad Noiseam)

Time: (70:45)

Rating : 7.5

Giunto al suo quarto full-length (cui si somma una nutrita lista di EP - soprattutto digitali o in vinile - che porta il computo ad una ventina di uscite in circa sei anni di attività), il progetto di Tim Eliot (Current Value) e Dean Rodell approda infine alla corte della Ad Noiseam, etichetta che ha già rilasciato i due album dell'eccelsa super-band Underhill dove i due militano al fianco di altri nomi di grande prestigio ed esperienza. Un approdo naturale, dunque, per un progetto che si è sempre prefisso di coniugare il fervore ritmico della drum'n'bass con un approccio più innovativo e ricco, che con "Samurai" - ben confezionato nel pregevole formato digifile a sei pannelli - aspira a più alte vette melodico/cinematiche. Con un approccio alla materia drum'n'bass decisamente più moderno della media, il duo con sede operativa a Berlino lavora di fino senza rinunciare alla solidità ritmica, evidente da subito tanto nella solenne e a suo modo introduttiva "It's Time" quanto in una "Wires" che verso la metà deflagra letteralmente. MC Coppa, singer hip-hop già noto in casa Ad Noiseam e membro degli Underhill, fornisce la consueta caratteristica prova vocale a supporto della tesa e nervosa "Urban Drums", mentre Ivan Shopov (meglio noto nei panni di Balkansky e anch'egli negli Underhill) dà una mano per stemperare la tensione in "Labyrinth", favorendo la creazione di strutture suadenti e gustose ambientazioni oscure. Non solo energia ritmica in chiave dancefloor dunque, come ribadiscono con forza momenti squisitamente più cinematici e di grande classe nelle costruzioni melodiche come "Seraphic", "Headphone Eden", la sinuosa e fascinosa "City Lights" ed il bel remix conclusivo per "Requiem" firmato Huron. Tuttavia la forza d'urto non difetta e l'impeto drum'n'bass trova il suo culmine nella concitata "Gatling" come fra le scudisciate tecnologiche ad alta tensione della title-track, oltre che nella ficcante "Mining", anche se l'episodio più roccioso si rivela essere "Red Nova", ruvido al punto di inglobare un granitico chitarrone distorto sullo sfondo di un beatwork piacevolmente macchinoso. MachineCode non si siede sugli allori di una carriera già ricca di realizzazioni importanti, ma continua ad adoperarsi per ridefinire i confini del suono drum'n'bass sfruttando le molte abilità di cui due autori esperti come Rodell ed Eliot dispongono. Consigliato a chi cerca una boccata d'ossigeno tra le frange più alternative dell'elettronica a tinte scure.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.machinecode.info/

http://www.adnoiseam.net/