02-12-2014
DISHARMONY
"Cloned II"
(Aliens Production)
Time: (67:26)
Rating : 7.5
Il primo "Cloned", uscito per l'americana Tympanik Audio nel 2008, fu il contenitore ideale in cui racchiudere i diversi remix realizzati dal duo slovacco Disharmony (prevalentemente per progetti di area IDM/electro) nel corso di una carriera iniziata agli albori del nuovo millennio, con un paio di inediti quali invitante aggiunta. Sei anni dopo si replica con "Cloned II", che esce in soli 333 esemplari nello spartano formato snap-case tipico della Aliens Production (label gestita dal duo stesso), racchiudendo non soltanto i remix realizzati dopo l'uscita del primo volume, ma anche tre tacce riprese da altrettante compilation ed una nutrita serie di momenti esclusivi, ovvero un brano realizzato assieme ad Headdreamer (side-project di una metà degli stessi Disharmony), una nuova song e ben tre remix irreperibili altrove. Anche stavolta il piatto è ricco per questo encomiabile act, capace di mescolare con assoluta maestria IDM, ambient, electro-industrial, harsh, dark-electro e downtempo in una formula di grande fascino e raffinatezza, fra asprezza ritmica ed ariose melodie, come dimostra benissimo l'inedito "Subtronic", dove l'intreccio è fine ma pulsante. Notevole "Blackpointer", suadente e intenso brano realizzato con Headdreamer, mentre fra i ripescaggi dalle compilation a cui il duo ha preso parte troviamo, a fianco della pregevole "May God Be With You" (concepita assieme ad Anhedonia per "Hyperreality"), gioielli quali la dura, dolente e drammatica "Plasmodium" (da "Hypercommunity") e la rabbiosa, tesa e intensissima "Retrospect" (da "VLNA 2"). Se le qualità pratiche e compositive dei Disharmony non si discutono, col livello che si mantiene sempre categoricamente ben sopra la media (a partire dalla cura del suono), anche le abilità nelle vesti di remixer sono assodate, e vengono ribadite come si conviene in special modo nelle riletture dei brani originariamente firmati da Panicforce, Polygon, Fractional, Framework e, soprattutto, col magistrale lavoro svolto per "Terror Infernalis" dei Tri-State, resa magnificamente lugubre e magnetica dai Nostri. È doveroso notare come l'opera, pur nella sua eterogeneità, suoni compatta come certi album possono solo sognarsi, segno insindacabile di come l'act slovacco possegga un'impronta ben precisa che sa lasciare un segno ad ogni passaggio. L'ennesima prova di gran classe da parte di un progetto che sa sempre come eccellere, anche nelle uscite - come questa - destinate principalmente ai completisti.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://aliensproduction.bandcamp.com/