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Room 102
12-06-2014
SEVERE ILLUSION
"Deliberate Prefrontal Leucotomy"
(Complete Control Productions)
Time: (33:55)
Rating : 7.5
Uscito sul finire dello scorso anno in CD e due mesi dopo anche in vinile (limitato a 200 copie con versione CD annessa), "Deliberate..." è il secondo album della band svedese per la connazionale Complete Control Productions, nonché il quinto full-length complessivo in 14 anni di attività. Avevamo lasciato il combo in piena forma con l'EP "Psychosurgery" dello scorso anno, ed ora ritroviamo il nucleo fondatore (Fredrik Djurfeldt ed Ulf Lundblad, anche insieme in validi side-project come Instans e Vanvård) attorniato anche da Anders Karlsson (The Pain Machinery, Celldöd) e da Janina Danes, citati ovunque siano reperibili informazioni ufficiali. Con questo nuovo assetto (probabilmente più funzionale ai live che al lavoro in studio), il longevo act scandinavo realizza il suo album più crudo e diretto, essenziale nei contenuti (in linea con l'eccessivamente spartano cardboard che racchiude il dischetto) e conciso nella durata, proseguendo nel solco di un'EBM dura ed abrasiva in linea con la tradizione electro-industrial di fine 80s/inizio 90s, come predicato sin dagli inizi. Fedelissimi alla linea, anche a livello di produzione (ma senza mai suonare pretestuosamente retrò), i Nostri rompono gli indugi con "Louder Than Words", poderoso ed affilato mid-tempo costruito su bassline sinuose e ricco delle tipiche abrasioni distorte, ben seguito dal groove teso della più sferragliante "Postsynaptic Receptor Disruption". Con tanti, troppi che si impossessano dell'etichetta 'industrial' senza avere nulla di effettivamente rumoroso, magari per via di qualche minima distorsione sonora, i Severe Illusion chiariscono quanto per loro invece tale scuola sia una base importante esibendo "Discontinuation Syndrome", senza dubbio la traccia più puramente industriale mai concepita dalla band e con tutti i crismi per sorprendere anche i cultori del vero rumore sonico. La voce di Fredrik si fa meno ferale e tagliente per "Hole", il pezzo giusto da dare in pasto ai club col suo piglio scattante ed una melodia immediata, e meno aspre si rivelano anche le vocals del minaccioso, groovy e cupo mid-tempo "Compassion To Delete". Fra i picchi dell'opera vi è senza dubbio "Tardative Dyskinesia", che col suo martellante ritmo metallico, le vocals ferali e le movenze raggelanti si erge a momento più cinematico mai scritto dai Nostri, mantenendo una forte carica industrial; bene il pulsante e severo incedere della scura "Cro Magnon", con ancora l'efficacia di una voce davvero dilaniante, mentre la chiusura spetta al fragore ritmico del poderoso e ruvido mid-tempo "Strategy Of Aprehention", ultimo sussulto di un lavoro senza dubbio compattissimo nella sua breve durata, ma in grado di proporre delle concrete varianti. L'esperienza dei Nostri è una garanzia su cui poter contare sempre quando si è alla ricerca di credibili autori nella frangia più spietata dell'EBM/electro-industrial, e la nuova fatica non deluderà le aspettative di chi ha sempre apprezzato la coerenza e la sostanza nella carriera dei Severe Illusion.
Roberto Alessandro Filippozzi
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