16-04-2011
THE PAIN MACHINERY
"Auto Surveillance"
(Complete Control Productions)
Time: (66:04)
Rating : 6.5
Come annunciato, gli svedesi The Pain Machinery passano sotto l'ala protettrice della neonata connazionale Complete Control Productions, la cui prima uscita in assoluto è proprio questa sorta di remix album, preludio all'imminente nuovo full-length "Surveillance Culture". Non il classico EP, dunque: oltre a tre delle tracce che ritroveremo sulla prossima fatica (nei vari mix qui proposti), troviamo anche due song che non figureranno nella scaletta di "Surveillance Culture", per una durata complessiva che supera ampiamente l'ora. Se con "Urban Survival" della scorsa estate il duo era tornato all'EBM più ferale, violenta, industrialoide e rocciosa dei primi lavori, in linea col passato illustre di nomi come Skinny Puppy o Mentallo & The Fixer, con le nuove tracce la tendenza pare invece quella di seguire il solco di un brano più diretto, scarno e muscolare come "Total Recall", e quindi di restare nei paraggi di fine anni '80 ed inizio anni '90, ma con un piglio che ricorda più da vicino Front 242 o Nitzer Ebb. Così si presentano "Hard Cash", "Armed... To The Teeth!" e "Grinder", ossia le tracce che ritroveremo sul prossimo lavoro, tutte sorrette da bassline muscolari e ritmiche prive di fronzoli, ed anche il piglio vocale appare in linea con i rinnovati colossi di riferimento di cui sopra. Stilisticamente affini anche le due tracce esclusive, ovvero l'agile e scattante "Twilight" e l'oscura ma pulsante "Exit Strategy", mentre fra i vari remixer coinvolti si segnalano le presenze di Jouni Ollila (Mr. Jones Machine, Mz. 412), Severe Illusion ("Hard Cash" nelle loro mani diviene puntualmente più ruvida e distorta) e Necro Facility (alle prese con un bel remix dance esteso della medesima traccia), nomi di peso dell'ottima scena svedese. Nel finale i Nostri mostrano di aver avuto la stessa idea degli And One nel recente EP "Zerstörer", proponendo una simpatica e divertente versione rockabilly di "Hard Cash", eseguita in forma di spassosa cover dai misconosciuti Ragged Bones. "Auto Surveillance" è chiaramente una release destinata a fans e completisti; gli altri attendano semmai l'album, anche per valutare con chiarezza quale sarà la strada futura del duo scandinavo.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.thepainmachinery.com/