13-03-2011
IGORRR
"Nostril"
(Ad Noiseam)
Time: (43:00)
Rating : 8
Che i francesi siano un po' folli è cosa risaputa, ma questo Gautier Serre e il suo progetto Igorrr (proprio con tre erre, come se venisse urlato) vanno ben oltre la follia. In "Nostril" convivono all'interno dello stesso brano i generi più diversi, mescolati in maniera naturale e spontanea. Gautier sembra aver ben assimilato la lezione dadaista e iconoclasta di alcuni grandi della musica moderna come Frank Zappa, i Residents (non cito John Cage perché forse è un po' troppo) o anche il rumorismo frammentato dei grandi Boredoms; tuttavia quello che ne esce è un impasto sonoro molto personale, una visione della materia musicale libera da preconcetti o limiti di genere, che prefigura sullo sfondo la ricerca di una musica globale che possa riunire generi e correnti anche molto lontane fra loro. Quello che colpisce maggiormente è la naturalezza con cui Igorrr tratta e fonde le diverse fonti sonore: sarebbe interessante cercare di scoprirne il segreto, magari attraverso un'intervista, anche se probabilmente, visto il personaggio, non sarebbe facile ottenere risposte sensate. Tuttavia i 14 brani che compongono "Nostril" contengono quasi tutto lo scibile musicale di questi ultimi anni: ci sono pezzi in cui, su una base breakbeat, si inserisco trombette orientali come in un mercato di Algeri, oppure altri con continui cambi di ritmo e improvvise inserzioni melodiche che stravolgono tutto quello che si era sentito in precedenza. È incredibile, ad esempio, come la musica da camera venga progressivamente frantumata in spirali elettroniche per finire in disumane urla death metal. O come gli arrangiamenti barocchi facciano da sottofondo a ritmiche breakbeat da strada o incursioni da orchestrina jazz, che si affacciano mentre sono in corso importanti elucubrazioni cameristiche. Il denominatore comune a tutti i pezzi è certamente la voglia di sperimentare, lo sberleffo musicale, l'oltraggio anarcoide alle categorie predefinite. "Nostril" è un disco che tutti gli amanti della buona musica dovrebbero possedere, indipendentemente dai gusti. Forse il mio può essere visto come un entusiasmo eccessivo, ma la mia storia musicale mi porta ad apprezzare molto chi contamina i generi musicali e chi sperimenta, invece di appiattirsi su cose precostituite. E poi il nome del progetto ha per me un fascino particolare, evoca dolci ricordi: quell'Igor, urlato ad alta voce, mi rimanda a quando seguivo per gli stadi d'Italia il mio idolo calcistico... se vi pare poco!!
Ferruccio Filippi
http://www.myspace.com/igorrrrrrrrrr