19-02-2011
NUDE
"Basic Guerilla Moves"
(sabotage-concept records/Freibank/Black Rain)
Time: (73:08)
Rating : 8
Devo essere sincero: dopo l'ascolto del primo brano del disco, quando ho sentito partire la parte vocale rappata, ho sorpreso la mia mano destra avvicinarsi pericolosamente al tastierino numerico per digitare il numero 4 nella casella del rating. Tuttavia, una volta ripreso da quella sorta di trance in cui ero caduto e proseguendo nell'ascolto del CD, mi sono reso conto che in realtà i Nude, con questo "Basic Guerilla Moves", hanno saputo dare un buona rinfrescata ad un sound - quello electro-dark - ultimamente un pochino asfittico. Galleggiando fra Prodigy, Underworld e Chemical Brothers, attingendo ai linguaggi dell'industrial dance e dell'EBM, i Nude sono riusciti a metter su un sound fresco, originale e soprattutto molto personale, limitando allo stretto necessario l'uso del rap o di altri escamotage trendy. Ogni pezzo ha una sua peculiarità, compresa la prima traccia di cui sopra, che aveva stimolato il mio istinto killer. "Headbite", infatti, è un pezzo breakbeat complesso di forte impatto che mette subito in chiaro le intenzioni bellicose del gruppo, già abbastanza esplicitate nel titolo dell'album. Si prosegue con una cover piuttosto canonica del pezzo degli Heaven 17 "Let Me Go", ma già nella seguente "Upbeat Realizm" comincia a manifestarsi quella vena sperimentale che continuerà nei brani successivi, col breakbeat atmosferico di "Panic Attack" e soprattutto con il cupo e complesso drum'n'bass minimale di "Inside", dove i nostri trovano anche il modo di inserire elementi EBM. Anche "All We Want Is" mantiene i toni sperimentali dei pezzi precedenti, inserendo momenti atmosferici su una base drum'n'bass insistente e ipnotica. Ma le sorprese non sono finite qui: "A Little Excitement" nasce da una linea melodica dissonante in stile trip-hop, sottolineata da una base ritmica breakbeat sperimentale, e "Ruff, Rugged + Raw" sembra un pezzo dei Nine Inch Nails, ma cantato con l'aggressività tipica dell'hip hop; tuttavia il top del disco i Nude lo raggiungono con "Here I Come", nella quale, in un corposo calderone sonoro, convivono EBM, rumorismo industriale, drum'n'bass ecc... In mezzo a cotanto dispendio di idee, sono perdonabili alcune tracce convenzionali che tuttavia restano sempre godibili e divertenti, come la tipica EBM di "Souvenir" e "You Had It Coming", coinvolgente mid tempo con un semplice ritornello da cantare a squarciagola. Alla fine della fiera, quello che resta è un disco complesso, con molte idee, non semplice da digerire, ma tremendamente coinvolgente e capace di accontentare un'ampia gamma di pubblico. Esordio al fulmicotone.
Ferruccio Filippi
http://www.myspace.com/nuderiot
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