16-04-2007
FUNKER VOGT
"Aviator"
(Synthetic Symphony/Audioglobe)
Time: (67:24)
Rating : 8
Cosa c'è da aspettarsi di nuovo da un disco dei Funker Vogt? Nulla, perché gli aficionados del combo tedesco non vogliono altro che un ennesimo solido, massiccio e quadrato full-lenght nel classico stile FV! Se poi consideriamo che "Aviator", anche dal punto di vista concettuale, è praticamente 'complementare' al precedente "Navigator", il cerchio si chiude, per la gioia di chi segue i Nostri fin dal lontano esordio "Thanks For Nothing". Rispetto agli ultimi lavori, i quattro in tuta arancione hanno variato ben poco il menu, consegnandoci una serie di 'legnate' EBM che prendono il volo fin dal primo singolo "Paralyzed"; tra i passaggi da segnalare, colpiscono non poco "Child Soldier" (dedicata, tra l'altro, ai bambini soldato), l'oscura ed apocalittica "City Of Darkness" (ottima per il dancefloor) e la splendida ed avvolgente "Hostile Waters", probabilmente il miglior episodio dell'intero lavoro. Di sicuro con "Aviator" trovano poco spazio momenti 'sperimentali' (solo con "Frozen In Time" si 'riposano' le orecchie), come se i Funker Vogt volessero spaccare dall'inizio alla fine, senza se e senza ma... a tal proposito, il bpm continua a volare con la violenta "Thanatophobia" e con l'epico incedere di "Blind Rage", un altro brano che ben poco si distacca dai grandi classici firmati da Jens Kästel e Gerrit Thomas. Se a nostro avviso i Funker Vogt hanno toccato l'apice con il capolavoro "Maschine Zeit" (l'album della consacrazione, dopo altre due pietre miliari come "We Came To Kill" ed "Execution Tracks"), "Aviator" continua sulla strada di "Survivor" e del già citato "Navigator", ma puntando di più sull'impatto 'in your face'. In poche parole un ottimo ritorno, per un colosso tra i più amati dal popolo EBM tedesco e non... e guerra sia!
Chemnitz
http://www.spv.de/eng/syntheticsymphony/