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Room 102

19-06-2010

PAINBASTARD

"Kriegserklaerung"

Cover PAINBASTARD

(Accession/Audioglobe)

Time: (59:30)

Rating : 6

Una pausa di circa due anni e mezzo non è stata sufficiente affinché Alexander Pitzinger, mente ed unico titolare del progetto Painbastard, tornasse sul mercato con un lavoro capace di far dimenticare pienamente il tonfo registrato col quarto full-lenght "Borderline", deficitaria prova che inchiodava l'artista tedesco ad una preoccupante carenza di idee ed alla mancanza di grosse varianti. Col nuovo album scende fortunatamente la durata (un buon quarto d'ora in meno rispetto al tedioso e prolisso predecessore) e risale un po' la qualità media, specie in sede di produzione, complice l'apporto di due esperti professionisti come Daniel Myer (Haujobb) e Krischan Wesenberg (Rotersand); anche il songwriting mostra qualche piccolo segnale di ripresa, ed a seguito dell'intro "Rebellion Des Gewissens" la title-track irrompe nel tipico stile ballabile ed 'harsh' di Painbastard, con Alex che sfodera un vocione più 'combichristiano' e meno tagliente rispetto al solito, un refrain di facile presa ed un buon rallentamento tellurico, lasciando speranzoso l'ascoltatore. "BCM" alterna buone strofe sussurrate ad un piglio più danceable all'altezza del refrain, ma il meglio sta per arrivare: "Widerstand" si rivela ben costruita attorno a bpm più moderati, linee eteree di synth e buone melodie, rimandando direttamente ai label-mates [:SITD:], mentre "S.I.N. (Seele In Not)" è squisitamente danceable, tagliente, melodica e dinamica come si conviene per radere al suolo il dancefloor, e subentra anche una chitarra (campionata?) che dona quel tocco in più che non guasta. Non sorprendente ma ben confezionata "War Never Changes"; la seguente "Silent Death" dice finalmente qualcosa di realmente diverso, partendo da linee di synth eteree per sviluppare un piglio epico da soundtrack che approda all'harsh-electro ritmata del finale, rivelandosi uno dei picchi dell'opera. Le cartucce migliori, però, sono già state tutte sparate, e dalla successiva "Don't Wake Me Up" sino alla fine del dischetto si salva solamente la conclusiva outro "Sturm Des Zorns", sofferta e più atmosferica, laddove gli altri brani risultano piattamente ritmati e privi di reali sussulti (inclusa quella "Klare Worte" che vede Alexander duettare con Torsten Bessert dei Coinside nell'episodio vocalmente più spietato). Painbastard si riporta in zona sufficienza, ma ancora una volta vengono evidenziati i limiti di un songwriting che necessita di un vero e proprio scossone per poter fare breccia in una scena sempre più sovraffollata come quella electro di stampo harsh: allo stato attuale la longevità di una prova come "Kriegserklaerung" (disponibile anche nella versione digipak doppia, comprendente un bonus-CD di inediti realizzati fra il 1998 ed il 2001) non supera i due, massimo tre ascolti.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/painbastard

http://www.accession-records.de/