06-05-2010
MERGEL KRATZER
"Isotop"
(Trisol/Audioglobe)
Time: CD 1 (45:48) CD 2 (43:10)
Rating : 7
Che la stasi dell'EBM sia cosa appurata non lo può contraddire nessuno: molte nuove band e poche idee che solo coi big diventano realtà affascinanti, ma che spesso nei debutti o negli act emergenti si traducono in troppe minestre riscaldate e insipide. Quale può essere la causa di un'involuzione che in ambiti di apertura in infinite possibilità digitali è quasi assurda? Il digitale stesso, così immediato o non estremamente complicato da assimilare, e se grazie ai mille software dare origine ad un act in ambito elettronico non è così difficile, questo per contro è anche il limite. Chi oltre alle idee ha anche un bagaglio tecnico nel tempo raccoglie i frutti, chi invece oltre ad un paio di synth ed un buon software su pc, un bel look ed una rasata cyber-punk avrà uno, due, forse tre momenti di gloria, col ritorno all'anonimato quale inevitabile destinazione finale. Joel Nygren, fondatore e mente compositiva degli svedesi Mergel Kratzer, ha una bella rasata cyber-punk e due compagne fasciate da stupendi abitini in vinile che ne mettono in risalto le forme, ma anche, e non è cosa da poco, una buona voce ed una serie di frecce sonore al proprio arco, con macchine di buona scuola nordica che centrano il bersaglio dancefloor senza nessun piccolo errore. "Isotop" non rivoluzionerà il mercato Electro Body Music, ma ha lo stesso valore di una piccola annaffiatura durante le giornate di luglio: mantenere viva la pianta in attesa della pioggia vera, una pioggia di idee ancora non visibile nell'immediato. Un suono surrogabile e versatile nelle mani dei DJ senza riferimenti territoriali, la musica dei tre svedesi ha quel valore che la rende appetibile nelle piste tedesche come in quelle nordiche, italiche o anglosassoni, anche perché sa presentarsi composita e 'catchy', con ispirazioni che sorridono ai L'Âme Immortelle se tra Joel ed il suo growl nasce un duello con la sensualissima (e non solo vocalmente) Angelica Klüft tra vorticosi assemblaggi di synth e samples, aiutati in questo dall'altra musa - schierata anch'essa ai synth - Julia Meller. Una soluzione poco impiegata che però in "Iso" ed in "Fuglesang" rende veramente nel paragone con il più celebre combo austriaco. Oppure solitario ed impostato su toni romantici e gotici, Joel può essere un novello Chris Pohl ("Serve The World" docet), e davvero è impressionante la somiglianza vocale tra il ragazzo svedese e sua maestà 'sangue d'angelo'. Ma se c'è un'eredità di geni, essa non esce dai confini della Scandinavia svedese e la paternità più evidente di Mr. Nygren è attribuibile alla solida società per danze e sudore Pontus Stålberg/Stefan Nilsson, ovvero gli Spetsnaz. Voce dura (a volte sembra quasi Carl McCoy, e fidatevi, lo sembra davvero), speed-synth e fatica tra i tasti, questa la ricetta dei Mergel Kratzer: poco battito e molti droni, bisogna sudare e va fatto ballando, senza mezzi termini. "Serve The World" e "Xina" sono gli esempi più lampanti di quello che è il suono che i tre propongono, tra veloci svolazzi di tasti o improvvise e precipitate escursioni nel cupo inferno cyber che tanti demoni dell'EBM hanno costruito in questi ultimi anni con malvagio senso della seduzione corporea e della tentazione peccaminosa della danza e del feticismo estetico. Grazie a Trisol è possibile fare vostro questo doppio album che contiene parte delle tracce dell'EP "Virus", nato grazie alla Crazy Bear Records nel 2006, ma basterebbe anche il CD singolo: effettivamente sono troppi i remix che sostanzialmente non cambiano molto il sound originale, ma ciò serve alla label tedesca per aumentare il valore della riproposizione al grande pubblico di un album già uscito nel 2009 per l'estemporanea e misconosciuta RecDep. Strano definire 'statico' un genere che nella velocità e nella varietà ha i suoi punti di forza: se spesso mancano le idee, qui invece ci sono, anche se andranno ampliate nel futuro, ma se il vostro scopo è quello di ballare, "Isotop" è l'album giusto.
Nicola Tenani