04-04-2007
VV.AA.
"Interbreeding IX - Kuru"
(BLC/Masterpiece)
Time: CD1 (77:49) CD2 (77:03)
Rating : 5
L'americana BLC torna sul mercato col nono volume della celeberrima serie "Interbreeding", inaugurata nel 2003 e da qualche tempo edita in versione doppia. Stavolta il 'sottotitolo' prescelto è "Kuru" (nome di una malattia riscontrata negli aborigeni della Nuova Guinea, oggi in gran parte debellata), ed il sampler in questione, dedicato quasi esclusivamente a gruppi di area harsh-electro e corredato da un artwork malvagio ed intrigante, mette sul piatto nomi per lo più sconosciuti - o comunque poco noti - al grande pubblico. Fra gli oltre 150 minuti complessivi, infatti, gli unici nomi noti che riusciamo a scorgere sono quelli dei pessimi Stereomotion e dei mediocri Alien Produkt, l'australiano Stark (con la caotica "Wilt"), i mestieranti Brainclaw (presenti con un discreto remix di "The Temporal Tide"), i validi Run Level Zero (col buon remix dei Necro Facility per "With One Voice") ed i romani XP8, questi ultimi curiosamente presenti in una simile raccolta con un gradito remix di "Muv Your Dolly" curato da Mortiis. Il resto, ovvero la gran parte del materiale incluso, si perde in un mare di noia ed anonimato: troppi richiami ai soliti noti (Suicide Commando, Hocico, :Wumpscut: etc...), troppi brani sovraccarichi di bpm col solo scopo di fare breccia nei club, troppi suoni e beat stra-abusati, troppe voci sepolte da una montagna di effetti... Dal primo dischetto, denominato 'Necromastication' (!), ci sentiamo di segnalarvi la sola "Rise From The Ashes" dei Derma-Tek (ben remixata dall'esperto Painbastard), mentre fanno semplice accademia i vari Kubix, Nolongerhuman, Viscera Drip, Boundless, Xentrifuge, Prototype, Dvation, Deadjump, Worms Of The Earth e Statik Sky; bocciati senza rimedio, invece, i mediocri Function 13, mentre i brevi interludi pseudo-oscuri di Gydja, sparsi qua e là in ambo i CD, non aggiungono nulla al risultato finale. La sostanza non cambia passando all'altro dischetto, denominato 'Cannibalized': eccezion fatta per la furiosa e devastante "Suicide Solution" di Suicide Solution feat. Lujhboia e per l'ottima "Tranquilized" di Fïx8:Sëd8, restano tante prove senza infamia e senza lode come quelle dei vari Zauber, The Panic Lift, Frightdoll, Asseptic Room ed Engelmacher, alternate alla banalità espressa da act quali Homicide Division, Armed For War, Stigmata, Cyanide Regime e gli inutili e Slavy Axis (con la stupidissima "Pulse"). Per la cronaca, la compilation in questione (che si compone unicamente di brani inediti ed esce in edizione limitata a sole 1000 copie) è disponibile ad un prezzo molto contenuto, mentre l'artwork include anche le biografie (in inglese, tedesco e spagnolo) di Derma-Tek ed Alien Produkt ed il testo di "Klan Of Kuru" di Boundless. Tantissima carne al fuoco e la lodevole intenzione di puntare i riflettori su nomi nuovi della scena, ma è la qualità dei medesimi a lasciar desiderare: troppo esigua la mole di materiale salvabile, il che non rende particolarmente appetibile questa compilation né per i curiosi, né eventualmente per i DJ più avvezzi alle sonorità harsh-electro. Meglio ripiegare sul nuovo volume della sempre convincente serie "Septic" della Dependent...
Roberto Alessandro Filippozzi