19-04-2010
VV.AA.
"Emerging Organisms Vol.3"
(Tympanik Audio)
Time: CD 1 (77:16) CD 2 (77:23)
Rating : 8
Solo tre anni fa il cammino ricco d'incognite che Paul Nielsen si apprestava a compiere poteva risolversi con qualche buona produzione, una manciata di critiche positive, una collocazione in una delle tante cellette che compongono l'alveare dell'elettronica. Eppure in soli tre anni Paul Nielsen, eccellente DJ dell'etere nordamericano, ha costruito tassello dopo tassello, album dopo album, un piccolo dominio in grado ora di determinare le tendenze, oltre che di cavalcarle. Il manager di casa Tympanik ha vinto nel mettere in atto la sua esperienza, il gusto del mixaggio si è sviluppato nel gusto della scelta, e scegliere è stata la priorità di Tympanik. Nasce proprio dal sampler "Emerging Organisms Vol. 1" la vita della label di Paul, ed il ripetere ogni tanto l'esperienza della compilation serve a confermare le crescite, illustrare i nuovi progetti, affiancarsi di amici che forse un giorno saranno collaboratori o forse solo testimonianze, ma che a Mr. Nielsen servono per edificare il suo impero di suoni, contorsioni analogiche, digitali geometrie curvilinee, ombre distorte di campionature... in poche parole: l'IDM di Tympanik Audio. Molti nomi noti nei due dischetti del sampler: Access To Arasaka, Lucidstatic, Aphorism, Displacer, Autoclav 1.1, giusto per citare act che tra le nostre pagine hanno in passato avuto meriti ed attenzione; ci sembra corretto soffermarci invece sui nuovi artisti, che in casa Tympanik hanno già gravitato magari per remixare brani degli act già nel roster e che ora confermano la loro presenza, alcuni in procinto di debuttare con lavori completi, altri in attesa di ultimare brani che avranno sviluppi futuri. Bellissima apertura con il buio cosmico di SE, che lentamente si sviluppa in tensioni drammatiche: "Chrono" è la perfetta etichetta di ciò che è oggi Tympanik, un sound che concepito tra tessuti IDM nell'ambient oscura trova la sua degna culla in cui crescere, ed il termine Intelligent Ambient Music continua a comparire nelle nostre pagine in ambiti di ricerca elettronica... Artista al debutto con l'album "The Muse In The Machine", il misterioso Candle Nine è il nuovo gioiello scovato da Nielsen, fra glitch sporchi ed ansie digitali: "Penumbra", nel suo midtempo e nelle sue stasi, si contorce tra classiche forme Intelligent e soste contemplative dei synth. Intervallando i nomi di casa già nel primo dischetto, le guest-performance di alcuni artisti arricchiscono il sampler: su tutti spicca per lineare classe Empusae, la vecchia scuola di provenienza nel suo stile quasi 'lounge' di finissimo tessuto digitale nel brano "Hard Boiled Wonderland (Detritus Remix)" ha la capacità di porre quel ponte così raro da incontrare tra l'IDM ed il chillout ambientale di Moby. Sempre in tema di guest, la presenza di Loss è al contrario l'esempio classico di un suono che oramai sta lentamente perdendo valore, troppo sporcato ed anarchico: power electro di buona fattura, ma che è ancora carente di una 'sgrezzatura' che le darebbe più scintillio... immaginate un cristallo impuro prima e dopo la raffinatura e la lucidatura e afferrerete la metafora. Tanta carne al fuoco anche nel secondo dischetto, in cui prevalgono le presenze extra-label, anche se è doveroso segnalare la testimonianza di Undermathic, artista polacco che recentemente ha debuttato con l'album "Return To Childhood", che 'marchia' con pregio la sua presenza grazie a "Bodhi", piccola ed atmosferica perla di ambientalismo, oscurato da percussioni digitali ovattate e sincopate su cui, sviluppando il lavoro dei synth, Maciej Paszkiewicz riesce ad evocare spettri, ectoplasmi, gelatinose presenze tutte digitali facenti parte di quei famosi 'new digital worlds' captabili in molti artisti dell'ambito. Velocità per dancefloor da Fractional, belga come tanti artisti votati al 'dancy-sound', che con "Blood" propone una speed-version di ciò che può essere un sound altrimenti spesso statico, ossia una drum'n'bass con sfaccettature anche tipicamente gotiche: il brano qui proposto è la title-track dell'album co-prodotto da Tympanik e Brume Records, ottimo davvero per la capacità trascinante. Una menzione la merita pure il musicista inglese Keef Baker, che con il suono frusciante di "Trion", tra mutismi preparatori o forse propiziatori di un sound che poi diviene cascata ritmica di beat e synth, offre un altro modo di intendere l'Intelligent Music. Casa Tympanik è sempre più solida nelle fondamenta, e lentamente il suo edificio vanta già più di trenta titoli in catalogo. Paul Nielsen ci delizia nei singoli act che propone, ma anche nel suo spazio d'assemblaggio che appunto nel tempo è stato "Emerging Organisms", ora giunto al terzo volume: noi vi abbiamo dato tanti buoni motivi per fare vostro questo doppio sampler, e vi assicuriamo che all'interno ne troverete altrettanti altri.
Nicola Tenani