01-02-2010
W.A.S.T.E.
"A Silent Mantra Of Rage"
(Vendetta Music)
Time: CD 1 (71:32) CD 2 (79:39)
Rating : 8
Dai primi vagiti autoprodotti del 2003 (un paio di mini distribuiti ai concerti tenuti al Das Bunker di Los Angeles) all'affermazione nella scena con lavori di peso come "We All Seek Total Entropy", "This Is What We Seek" e "Violent Delights" (rilasciati da etichette per cultori come Mechanismz e Sistinas), di acqua sotto i ponti ne è passata molta per il progetto di Shane Englefield, che finalmente ha l'opportunità di ottenere maggior visibilità a livello internazionale grazie all'approdo nel roster dell'agguerrita Vendetta Music. Perso per strada il collaboratore e produttore Theo Harper, il musicista californiano unisce ora le forze coi nuovi studio-members Tyler Viscerine (To Mega Therion) e Mekano (Embodi), co-produttori in una manciata di tracce per l'album del definitivo salto di qualità. Se già in passato W.A.S.T.E. si era guadagnato una buona fama in ambito rhythmic noise/industrial, con "A Silent Mantra Of Rage" (il cui concept si basa sulla rabbia, sedata attraverso quei 'mantra' interiori che la stragrande maggioranza degli individui 'recita' per andare avanti e tollerare un mondo castrante dove gli obblighi sociali, le frustrazioni personali e le regole del sistema impediscono un'autentica realizzazione individuale) le quotazioni della creatura di Englefield non potranno che salire nettamente: due anni dopo "Violent Delights" il Nostro è riuscito ad arricchire il proprio sound, inglobando al meglio gradite influenze dark ambient, power electronics ed harsh-electro che hanno reso il songwriting più variegato e completo (anche grazie all'uso sporadico ma intelligente dei samples vocali), esaltato in ogni sua traccia da una produzione davvero eccellente. La forza distruttiva di W.A.S.T.E. non è certo venuta meno, e a testimoniarlo c'è un'intera schiera di feroci e solidissime schegge pronte ad incendiare il dancefloor, tutte perfettamente funzionali alla causa di un suono che nell'abrasivo fragore ritmico ha il suo trademark principale. In un'opera priva di cedimenti spiccano proprio quelle nuove influenze di cui sopra, fondamentali per la crescita del progetto: in tal senso i brani più significativi sono una "A Glorious Genocide" nervosa e spigolosa in cui i synth delineano scenari di una mistica freddezza esemplare, la spaventosa e raggelante traccia ambientale "That Moment Of Terror" (molti gruppi dark ambient anche blasonati non saprebbero inquietarvi con tanta efficacia) ed una "Kill Your Own" capace di districarsi perfettamente tra influssi ambient oscuri, suoni superlativi ed un ritmo che si innesta alla perfezione. Notevole anche il bonus-disc, comprendente una lunga serie di remix firmati da nomi del calibro di Mono-Amine, The Peoples Republic Of Europe, Mono No Aware, Xotox etc., oltre a quattro inedite rivisitazioni - verosimilmente firmate dallo stesso Shane, benché ciò non venga specificato - di estratti da "This Is What We Seek" (dal quale anche Alter Der Ruine ha ripreso un brano per la sua manipolazione). Le tante rielaborazioni si dimostrano valide e votate principalmente ai dancefloor più industrial-oriented, e ad eccellere nelle manipolazioni sono soprattutto Mono-Amine, Mono No Aware, Xotox, Fractured Transmission e Gates Of Dissent, evidentemente stimolati dalla qualità dei brani originali. Una nuova prova così positiva, corredata da un bonus-CD che per una volta tanto non è la classica aria fritta messa in commercio da troppi act della scena electro, non deve mancare nella collezione degli appassionati delle più abrasive sonorità rhythmic noise/industrial: muscoli rocciosi e cervello, per annientarsi sul dancefloor e per riflettere.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.vendetta-music.com/