21-12-2009
DISHARMONY
"Evolution"
(Tympanik Audio)
Time: (63:42)
Rating : 8.5
Ai nostri lettori più attenti il nome Disharmony dovrebbe già suonare familiare, poiché ci siamo occupati di questo eccellente duo slovacco sia in occasione dello splendido "Malignant Shields" del 2007 che dell'ottima raccolta di remix (confezionati nel tempo dalla band stessa per un manipolo di altri interessanti artisti) dello scorso anno "Cloned: The Other Side Of Evolution". Proprio quest'ultima ha segnato il passaggio dalla piccola ma ammirevole Aliens Production (gestita dal duo stesso, impegnato inoltre con l'ulteriore ottimo progetto musicale Oxyd) all'ormai imprescindibile Tympanik, etichetta americana che sta letteralmente facendo splendere di nuova luce l'intera scena IDM e affini. "Evoluton", quarto album e complessivamente settima release per Ryby e Lord Sauron, si muove sul solco già tracciato in precedenza, esaltando tutte le ammirevoli peculiarità già evidenziate dal duo: un gusto per la melodia particolare ed unico nel suo genere (in linea con le più emozionanti effusioni chillout e downtempo) si combina ancor meglio che in passato ad ottime e incisive vocals di estrazione 'harsh' e ad un beatwork solido ma mai invasivo e sempre funzionale alla causa, fra ricami melodici di infinita classe, clangori industriali dosati alla perfezione, crescendo d'intensità fortemente coinvolgenti e campionamenti (anche di stampo neoclassico) fra i più avvincenti dell'intera scena. I Disharmony sono ormai pienamente consci delle proprie superiori capacità, e lo dimostrano da subito con l'opener "Revolution", che riassume tutte le peculiarità di cui sopra attraverso strutture entusiasmanti, baciate da un pathos indiscutibile. Il duo alterna sapientemente episodi strumentali - non privi però di samples vocali - come la seducente "Coma", l'avvolgente e vintage "Dandora", la più groovy ed acida "Izometrix", una "Coloseum" capace di uno splendido e ricercato assemblaggio fra suoni e campionamenti e la malinconica "Trilianum" agli episodi sferzati da vocals piacevolmente ferali, che al pari dei brani appena elencati funzionano tutti a meraviglia: dalla sottilmente solenne "Legend" ad una melodica e solida "Euphoric" marchiata a fuoco da un vocoder abilmente sfruttato, dalla mistica e serpeggiante "End Of Ends" ai suoni più delicati di una "Sacriface" che sa come far crescere l'intensità, dalla raffinata "Spirals" sino alla perla conclusiva "Evolution" (già ascoltata in anteprima su myspace), costruita su di una melodia semplice ma enormemente efficace e forte di una chiusa entusiasmante. Ogni singolo brano è un piccolo gioiello oscuro, tassello fondamentale nell'economia di un album assolutamente completo, intelligente e magistralmente congegnato che il duo è riuscito a mettere a punto nel migliore dei modi attraverso un sound ormai personalissimo e inappuntabile, capace di sedurre i sensi senza mai strafare (forzatura in cui spesso incappano parecchi colleghi dei Nostri, specialmente dal punto di vista ritmico) con la forza di melodie memorabili, architetture sonore entusiasmanti praticamente perfette, una produzione inappuntabile e la legittima ed evidente consapevolezza del proprio enorme talento: onore, dunque, ad un act che ormai non è più possibile ignorare, dentro e fuori dai confini dell'IDM. Da avere.
Roberto Alessandro Filippozzi