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Room 102

16-03-2007

ALIEN PRODUKT

"Ignorance"

Cover ALIEN PRODUKT

(BLC/Masterpiece)

Time: (74:00)

Rating : 5

Dall'Argentina, e segnatamente da Buenos Aires, tornano a farsi sentire gli Alien Produkt, quartetto che debuttò poco meno di due anni fa col non certo trascendentale "Revenge", sempre per la BLC. All'epoca la band non ci aveva convinto per via di un sound harsh-EBM troppo monocorde e scontato, ed oggi, passati due anni, ci si sarebbe aspettato un netto miglioramento da parte del four-piece, che invece persiste sulle coordinate del debut: ancora harsh-EBM, dunque, come sempre corredata da synth melodici in odore di techno, coi pezzi che finiscono per assomigliarsi tutti sia a livello ritmico che di idee... I dodici brani (più due remix) che compongo questo eccessivamente lungo follow-up vertono per lo più su soluzioni ritmate ma sempre controllate, nel tentativo di riscuotere consensi presso quei dancefloor più propensi alle cadenze delle sonorità harsh; le tastiere melodiche di cui sopra, più che aggiungere qualcosa ai vari estratti, minano l'intero lavoro per via di scelte sonore sempre uguali a sé stesse, finendo per accomunare le canzoni in un senso di mediocrità globale dal quale la band pare incapace di prendere le dovute distanze. Il risultato consiste nuovamente in un disco monocorde, sempre giocato su soluzioni abusate e ben note ai conoscitori della materia, oltretutto ulteriormente affossato da una voce sicuramente abrasiva, ma spesso persino troppo 'cruda'. Non saranno certo i cori di Loregore o le vocals di Laura (cantante assai poco intonata, come dimostra la più pacata e melodica "Reign Of Ignorance") a salvare la baracca, e nemmeno inserire qua e là pezzi come il lento ed avvolgente strumentale "Curtain Of Shadows" o il controllato intermezzo "Darkness Among Us" può tornare utile alla causa di un disco destinato all'anonimato, incapace di convincere appieno neppure con la più dinamica "Acceso Denegado"... I passi in avanti che ci si attendevano dalla band non sono arrivati, ed il fatto che le cose migliori di questo follow-up siano i due remix conclusivi (rispettivamente ad opera di Suicide Solution e Deadjump) la dice lunga su quanto lavoro debbano ancora fare gli Alien Produkt prima di poter dire qualcosa di per lo meno intrigante... ci riusciranno mai? Staremo a vedere, ma per il momento è il caso di rivolgere la propria attenzione verso altri titoli.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.alienprodukt.com.ar/

http://www.blcmusic.com/