03-07-2009
LIFE CRIED
"Banished Psalms"
(NoiTekk/Audioglobe)
Time: (45:19)
Rating : 5
Lo statunitense Chris Reject, titolare unico del progetto Life Cried, torna col follow-up a distanza di 3 anni dal debut "Drawn + Quartered", sempre sotto l'egida della NoiTekk. Nulla è cambiato nella formula harsh-electro dell'esordio: le strutture restano le medesime, fra beat distorti, synth dark-electro, ruvidità di fondo ed una voce prossima agli estremismi del black metal. Il musicista del New Jersey sa creare musica sicuramente più appetibile di quella dei colleghi Psyclon Nine (altri americani di casa NoiTekk dalle scarse fortune), ma questa formula non aggiunge comunque nulla ad un genere sempre più inflazionato come l'elettronica di stampo harsh, e si tratta di un limite sul quale ormai è davvero impossibile sorvolare. Non uno solo dei brani di "Banished Psalms", infatti, è in grado di elevarsi sopra lo standard 'al ribasso' del settore: c'è cattiveria a sufficienza nella caotica opener "Another Sacrifice", nella groovy "Bloodstained", nella club-oriented "Dressed In Filth", nella solida "Bound In Hate" e via dicendo, ma è rabbia fine a sé stessa che non conduce da nessuna parte, così come a nulla servono i brevi intermezzi strumentali sparsi qua e là per l'album... "More To Tarnish" presenta un taglio più melodico e misurato che cede presto il passo al beat incalzante, mentre l'inquieta "Solemn" offre qualche spunto positivo in termini d'atmosfera, subito annichilito dalla furia cieca della concitata "Forbidden"... L'aggravante che fa pendere il giudizio verso l'insufficienza è la totale mancanza di crescita rispetto al debut, anche solo a livello di produzione, segno inconfutabile di una stagnazione prematura. C'è ben di peggio in giro, ma è altresì chiaro che per Life Cried la strada è nettamente in salita, e sarà pressoché tutto da rifare al momento di impegnarsi nella stesura del terzo album...
Roberto Alessandro Filippozzi