26-05-2009
INTERLACE
"Nemesis"
(Artoffact)
Time: (15:42)
Rating : 9
Si erano perse le tracce di questa sensazionale band svedese, il cui ultimo lascito fu il singolo "Master", tratto dal capolavoro "Imago" e risalente a settembre del 2004... Sembrava che una delle migliori formazioni fuoriuscite dal calderone electro del terzo millennio, segnatamente la migliore in assoluto in ambito prettamente harsh-electro, fosse sparita nel nulla, e la scarsa propensione del combo stesso a parlare (e a far parlare) di sé non ha fatto che alimentare il mito della dissoluzione... Invece, per nostra fortuna, Oscar Wilkensson e soci non si sono fermati al capolavoro "Imago", ed ora, col ritorno ufficiale segnato dal singolo "Nemesis", sono pronti ad entrare nella terza fase del loro eccezionale concept lirico/visivo/musicale. Per ora non si parla ancora di nuovo album, ma di certo anche questo arriverà, perché oltre a "Nemesis" è possibile ascoltare sul myspace della band un altro superlativo brano: l'incredibilmente melodica e catchy - eppure perfettamente in linea col sound di Interlace - "Istatue", nuovo esempio di un songwriting virtuoso dal potenziale illimitato e delle capacità artistiche del gruppo scandinavo. Ma è sulla nuova hit "Nemesis" che dobbiamo qui concentrarci, ed il tutto si potrebbe riassumere in poche parole: semplicemente il miglior brano harsh-electro ed il miglior singolo del settore degli ultimi 10 anni. La spettacolare produzione, frutto di un'attitudine che guarda ai migliori insegnamenti del passato rielaborandone i crismi verso una dimensione futura, consente di godere appieno di suoni dinamici, possenti e cristallini: la versione album, praticamente già perfetta per il dancefloor, esprime tutta la durezza del granito con la più pura classe, ornando di synth strabilianti e di una voce ancor più cruda e penetrante che in passato (ancora una volta onesta e genuinamente ferale, a differenza della concorrenza) l'irresistibile battito pulsante, capace di scuotere il corpo dall'interno nella sua totalità... Il refrain è semplicemente devastante, la perfezione degli arrangiamenti assume un ruolo fondamentale nella cattura di quell'atmosfera unica che solo Interlace riesce a sprigionare ed il bridge è da brividi alla schiena: l'unica parola per descrivere una traccia simile è 'capolavoro'. Questo assoluto gioiello mostra la sua perfezione da qualunque angolazione lo si guardi, e lo prova la sua estrema adattabilità nel venire manipolato: la versione 'Exner Analysis', ad esempio, è un remix acido ed iper-groovy mirabilmente costruito dove il refrain si fa più asciutto, col bridge di cui sopra che diviene qualcosa di assolutamente ubriacante; la versione 'Tetanus' rende invece ancor più devastanti i beat, assumendo i connotati della materia danceable più dura e possente, complice un refrain se possibile qui ancor più intenso, mentre la versione 'Infect My Black Dub' curata da Vo1d spinge sugli aspetti più inquietanti del pezzo, ricreando alla perfezione un feeling oscuro e minaccioso mediante ritmi macchinosi dall'incedere semplicemente terrificante. Sebbene si tratti solo di un singolo di un misero quarto d'ora di durata (peraltro disponibile nel formato fisico in sole 100 copie, di cui 50 destinate al Kinetik Festival, dove i Nostri si esibiranno; diversamente, sarà disponibile il solo formato digitale), non si possono trattare con leggerezza una canzone perfetta come "Nemesis" e tre versioni alternative di assoluto pregio, e non soltanto per il fatto che QUESTO è indiscutibilmente il materiale che raderà al suolo i dancefloor: qui siamo anche di fronte ad un ritorno importantissimo ed al preludio ad un nuovo capolavoro, e prerogative come queste non possono non pesare per chi dall'elettronica cerca la massima qualità a tutti i livelli. Finalmente i duri (ri)cominciano a giocare: l'incubo sonoro continua...
Roberto Alessandro Filippozzi
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